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Bimbo Minkia Face

Creato il 24 dicembre 2013 da Albix

Bimbo Minkia FaceIl Gran Consiglio della Marineria lo aveva eletto all’unanimità, in nome del cambiamento e del rinnovamento. Era piaciuto il suo viso nuovo e pulito (che non per niente gli era valso il soprannome di Bimbo Face) ed erano piaciute le sue promesse di liberare la nave ammiraglia della flotta Sarda dai topi e dagli scarafaggi che ormai da troppo la infestavano indisturbati.

Il suo avversario Phanto Mas, comandante di lungo corso, era stato ingiustamente messo da parte come una vecchia scarpa inutile e stretta.

Sarebbe inesatto tacere che dietro Bimbo Face, come poi si venne a sapere, c’era il potente armatore Soryarkos, proprietario assai chiacchierato di svariate flottiglie che solcavano i mari di tutto il mondo allora conosciuto, percorrendo persino rotte sconosciute ed insondate alla ricerca di sempre maggiori mercati sui quali realizzare nuovi e crescenti profitti .

Ma una volta al timone della nave Bimbo Face aveva messo su uno sguardo truce, mostrando il suo vero volto.

Aveva cominciato col chiudere i saloni delle feste, limitare gli orari dei ponti dove si faceva da sempre musica, vietare la pesca e la vendita a bordo di frutti di mare, deviare il transito dei passeggeri, vietando il passaggio in alcuni nodi cruciali.

Si era circondato di consiglieri incapaci ed inesperti quanto e più di lui, guastando quel  poco che funzionava e complicando ancor di più quello che non funzionava nella vita di bordo, finendo con lo scontentare tutti quanti.

Ma l’apice dell’impopolarità fu toccata quanto Bimbo Face, avvalendosi dei poteri che gli derivavano dai regolamenti nautici e dalle consuetudini, nominò March Riddle coordinatore generale dei teatri di bordo.

Sulla Karalis, per antica tradizione (che risaliva addirittura al periodo regio), nel ruolo di coordinatore generale dei teatri di bordo, veniva eletta una personalità che si era fatta onore gestendo i singoli  teatri, le manifestazioni, i carnevali e le feste che a bordo della Karalis erano considerate sacre ed inviolabili da tutti i passeggeri, senza distinzione di religione, di idee politiche, di sesso o di condizioni economiche.

Insomma a teatro, sulla Kalaris, amavano andarci tutti indistintamente e lo spettacolo non doveva mai mancare per alleviare le fatiche quotidiane e i Kalaritani amavano affinare l’anima e lo spirito al fuoco sacro della Cultura.

La scelta di March Riddle a capo della struttura si rivelò per Bimbo Face assai infelice e funesta.

E ciò non soltanto in funzione del fatto che Riddle non aveva mai diretto neppure un singolo teatrino nel più sperduto ponte della nave (nemmeno nei ponti più bassi e popolari, dove comunque, avrebbe avuto tanto da imparare) ma a causa degli improvvidi errori commessi nelle procedure di nomina.

Occorre infatti sapere che la nave Kalaris, proprio in virtù della sua lunga tradizione culturale, aveva dei regolamenti alquanto rigidi e dei protocolli particolari da rispettare nella scelta del Coordinatore Generale dei Teatri di bordo.

A nulla valsero i richiami, prima bonari, poi, via, via trasformatisi in vere e proprie reprimende, che il vecchio ammiraglio Amsicora, custode dei codici navali, fece lungamente a Bimbo Face affinchè, se non altro in nome della amicizia che lo legava a suo padre, ravvedendosi, provvedesse a rimediare ai pasticci commessi.

Bimbo Face, in maniera sempre più stizzita e permalosa, perseverò nel difendere l’indifendibile, provocando un progressivo malcontento  tra i passeggeri della nave.

Nel corso di una riunione pubblica del Gran Consiglio, appena presa parola, Bimbo Face, che cercava con argomenti inconcludenti di giustificare il suo operato, fu apostrofato da un passeggero che gli gridò, interrompendo i suoi vaneggi: “Sesi una minchia!” (che tradotto in lingua italiana, significa, più o meno, “Sei un gran minchione!”

Tutti i passeggeri scoppiarono a ridere; poi, sopravvenne l’indignazione, infine l’ammutinamento.

Bimbo Face fu soprannominato per sempre “Bimbo Minkia Face” e fu buttato a mare.

Finì nel dimenticatoio, anche se i diari di bordo della Kalaris, riportano, nelle cronache dell’epoca, la storia di Bimbo Minkia Face, a testimonianza dei posteri, affinché non affidino mai più il comando della nave ammiraglia, a sbarbatelli incompetenti, presuntuosi ed incapaci, ma si affidino, invece, a dei saggi dal viso meno candido, ma dal senno più sviluppato.

N.B. Ogni riferimento a fatti e personaggi realmente accaduti ed esistenti, è da considerarsi puramente casuale.


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