Non tranquillizzerà i genitori più aperti sapere che i loro figli giovanissimi, che si apprestano ad entrare nel mondo dell’adolescenza, possono diventare o delle malvestite o dei bimbominkia.
Su internet si trovano siti dedicati all’una e l’altra specie, e si possono rapidamente raccogliere tutte le informazioni necessarie a comprendere la natura del fenomeno.
Trovo importante una riflessione sull’argomento perché, ahimè, ho periodicamente a che fare con dei bimbo-minchioni. Evidentemente trattasi di bimbominkia che non hanno fatto carriera né fuori, né dentro la community dei bimbominkia.
Personalmente trovo una iattura strumenti come skype, msn e strumenti dotati di chat in generale. Ma a volte, per lavoro, per evitare inutili costi di telefono e/o di automobile, quegli stessi strumenti possono tornare utili. Ora, un bimbo minchione non capirà mai che qualcuno può ritenere necessario ed opportuno usare certi strumenti solo per uno scopo e così, non appena ti colleghi, finisci vittima dei loro trilli e delle loro inopportune visite digitali.
Il numero dei bimbo minchioni è destinato a crescere. Sarà sempre più necessario conoscere le potenzialità offerte dai social network e delle community perché gli affari più grandi sono quelli fatti sul mercato degli stupidi.
A questo proposito, l’altra sera ho assistito ad una scena mentre ero in fila in un negozio di telefonia. Una bimbo minchiona, ne ho scoperto l’identità man mano che passavano in minuti di attesa, aveva bisogno di farsi copiare i suoi contatti della rubrica telefonica da un telefono ad un altro. Ovviamente non ne era capace, ed ha pregato che il commesso del negozio lo facesse per lei. Non poteva resistere né senza contatti, né senza il suo nuovo fiammante i-minkiophone.
E così in quel negozio, luogo dove trionfa la multimedialità, tutto rosso con altri bimbo minchioni, a fare da testimonial, affissi alle pareti rosse, ho dovuto trascorrere quasi un’ora.
Il futuro sarà tecnologico, certo, Murdoch ha presentato il daily, quotidiano disponibile solo su i-pad. E non posso non immaginare orde di bimbo minchioni giornalisti, skillatissimi nelle nuove tecnologie, pronte a giurare vendetta contro la gerontocrazia delle redazioni. Tronfi del fatto che, prima o poi, lavoreranno solo quelli che conoscono le i-tecnologie, il web 2.0, flash ecc.
Peccato che un giornale, a prescindere dalla veste, dal contenitore e dal mezzo di trasmissione, dovrà pur sempre avere un contenuto. Che sono, spesso e volentieri, notizie di prima mano. O commenti su notizie di prima mano. Non notizie su notizie di notizie che raccontano fatti. O commenti su commenti di notizie di notizie che riportano di fatti.
Ci saranno sempre i ben informati. I-beninformati. E rimarranno i più tecnologici di tutti. Senza essere in chat che rimarrà libera per i trilli dei bimbo minchia di tutte le età.
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vg