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Biocarburanti, in Italia la prima fabbrica al mondo della ‘seconda generazione’

Creato il 15 ottobre 2013 da Pdigirolamo

biofuelNon capita spesso di citare l’Italia come Paese all’avanguardia mondiale, e perciò quando possiamo farlo il piacere è doppio. Nel nostro caso la materia, è proprio il caso di dire, è quella dei biocarburanti, e più precisamente dei cosiddetti ‘biocarburanti di seconda  generazione’.

Ebbene, a Crescentino, in Piemonte, è stato inaugurato il primo impianto al mondo per la produzione di carburante da colture non alimentari.

La bioraffineria di Beta Renewables, che appartiene al Gruppo Mossi Ghisolfi, produrrà 75 milioni di litri annui di bioetanolo di seconda generazione ottenuti da prodotti agricoli residuali.

Realizzato su una superficie di 15 ettari, l’impianto non solo apporterà un notevole beneficio dal punto di vista ambientale, ma sarà in grado di creare circa 300 nuovi posti di lavoro tra canali diretti e indotto.

Non solo, perché oltre a essere completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, la raffineria non produrrà reflui e assicurerà un riciclo dell’acqua del 100%. La produzione di bioetanolo è stimata in circa 75 milioni di litri annui grazie allo sfruttamento di un’ampia gamma di biomasse disponibili nel territorio circostante.

La Beta Renewables si annuncia quindi come il primo passo verso la costruzione di una ‘chimica verde’ italiana, oltre a rappresentare un’autentica rivoluzione a livello internazionale.

Ogni giorno — ha dichiarato Guido Ghisolfi, amministratore delegato di Beta Renewables in un’intervista al Corriere della Sera— ci sono almeno tre delegazioni straniere che vengono a vedere i nostri risultati. E abbiamo già siglato numerosi accordi per la costruzione di impianti analoghi in America Latina e negli Stati Uniti».

[foto da rinnovabili.it]



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