Chip e circuiti fatti di dna che mutano le cellule in una specie di computer biologici. La scienza medica del futuro con ogni probabilità li utilizzerà al fine di andare alla ricerca di vaccini efficaci e terapie contro il cancro.
Mi viene in mente in maniera irrefrenabile una delle tante razze che hanno trovato posto da protagonista nelle fortunate serie televisive che hanno fatto la storia della fantascienza, come Star Trek: i Borg! Umanoidi che venivano assimilati e svuotati dalle proprie cellule sostituendoli con delle nano sonde e altri organi elettronici altamente efficenti: occhi bionici, baccia in duranio, busto e gambe dalla forza inaudita e perfettamente efficenti! Bè, scordiamoci però di cyborg di Star Trek: nella biologia che sarà non ci saranno innesti bionici o batterie al plasma, ma soltanto circuiti viventi che funzioneranno alimentati dal solo motore biologico degli organismi: il dna mutato a dovere. Questo sarà tutto merito della biologia sintetica, ovvero un campo della ricerca che fa uso di molecole del codice genetico ridisegnate in laboratorio con il solo scopo di riprogrammare le cellule viventi.
Tutto ciò per fare cosa? ...Continua a leggere...»