Paola Binetti
Si proprio lei la teodem, la numeraria dell’ Opus Dei, la talebana di sua santità, l’omofoba, proprio lei il cilicio attaccato alle carni di una società aperta e civile. E questo nell’assoluto silenzio di tutta l’opposizione che tace e fa il mendace, che tiene bordone a un’operazione così disonesta da poter tranquillamente essere considerata sotto il punto di vista della corruzione morale e politica.
Inutile dire che anche i medici sono piuttosto sorpresi da questa scelta che in realtà non è altro che una conferma integrale e integralista del testo della Camera. Sorpresi anche perché non sono granché contenti di vedersi scaricare sulle spalle una responsabilità etica legata a una fantomatica alleanza tra loro e il paziente che spesso conoscono solo in condizioni di totale incomunicabilità. E senza qualsiasi altra indicazione.
Se questi sono i primi segni di ciò che si prepara per il dopo Berlusconi, se con la scusa dell’emergenza non solo si vuole giustificare ogni macelleria sociale alla quale sono pronti i Profumo e i Montezemolo, ma anche il massacro di quel che resta dell’Italia laica per compiacere un mondo cattolico ormai asfittico e decisamente mercificato. Bè, vuol dire che ormai tutto questo ceto politico ha perso di significato.