A Roma c’è un ritrovo per appassionati di birra, gestito e ideato dal giovane Valerio. Una piccola pausa dall’incessante battere dello stress dove la birra è + !
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Ho messo insieme la passione per le birre artigianali e la voglia di iniziare una attività imprenditoriale che non mi venisse a noia.. e poi ho pensato: ”Perché lasciare i miei soldi in beer shop in cui non trovo quello che vorrei, e in cui spesso non trovo chi condivide la mia stessa passione?”
E così, gettando il cuore oltre l’ostacolo, sono partito!
E cos’è questo tuo spazio?
Un’oasi di professionalità e di cortesia in un quartiere in cui non vi era alcuna offerta né di prodotti di qualità né di conoscenza profonda e passione per la birra artigianale, il suo mondo, le sue storie. E tutto a prezzi molto contenuti.
Cos’è per te il mondo della birra?
Una realtà complessa e appassionante, nella quale si accavallano mestieri e saperi, all’interno di una storia millenaria; un mondo in cui la distanza fra i professionisti che producono e commercializzano e i fruitori dei prodotti può essere annullata attraverso la conoscenza diretta nella condivisione di un amore comune.
Con quante etichette sei partito e cosa offri?
Sono partito subito con un centinaio di etichette, che oggi, a 10 mesi dall’inaugurazione sono diventate trecento presenti in negozio, ma con una rotazione complessiva che sfiora i 500 brand; tutti i principali paesi e i migliori produttori sono rappresentati, da una vasta selezione di produttori italiani (da Baladin a Pamil, da Birra del Borgo al Birrificio italiano e molte molte altre) ai classici internazionali come Mikkeller per la Danimarca, Port Brewing e Sierra Nevada per gli USA, BrewDog per la Scozia accanto ad una completa selezione di birrifici inglesi, fino a De Molen per l’Olanda e una vasta selezione della sterminata produzione birraia belga; non ho poi trascurato alcune curiosità come la produzione Bretone o la eccellente produzione norvegese. In più, nel negozio, si possono acquistare svariati bicchieri da degustazione, e per accompagnare la birra squisite patatine inglesi, con pochi grassi e senza allergeni, aromatizzate a diversi gusti.
Perchè Roma e il Pigneto?
Perché Roma è la mia città, e il Pigneto è il mio quartiere. E poi perché a Roma mancava un punto vendita in cui, oltre a vendere, si facesse cultura della Birra.
Il Pigneto poi si sta sempre più affermando come quartiere in cui la cosiddetta “movida” si caratterizza per la qualità dell’offerta della ristorazione e del buon bere.
Chi entra da te?
Gente del quartiere, studenti fuori sede, giovani e meno giovani. E poi gli appassionati di tutta Roma, che a Birrra+ trovano un oasi di passione condivisa e di cortesia, nonché prezzi decisamente più bassi di quelli di attività similari.
Tu sei molto giovane, la birra è moda per i più?
Io credo di no, e questo è parte del mio progetto. I miei clienti neofiti erano già bevitori di birra industriale. Convertiti alla birra artigianale, non tornano più indietro.
D’altra parte, i nostri consumi pro-capite sono ancora tra i più bassi in Europa.
Quali sono i tuoi consigli di degustazione?
Il mio consiglio più importante è quello di degustare le birre alla giusta temperatura,e non freddissime come siamo abituati di solito a fare con le birre industriali. Ogni tipologia di birra ha la sua temperatura perfetta per apprezzarla al meglio.
La birra più richiesta?
Non c’è una birra in particolare... Di solito la tipologia più venduta è quella delle IPA,India Pale Ale,che sono birre particolarmente amare.
Cosa rappresenta il più nella tua insegna?
Da una parte c’è un riferimento cinefilo, al film arancia meccanica di Stanley Kubrik, dove i Drughi bevevano latte più...
Ma c’è di più...purtroppo è un segreto e non posso svelarlo.
Dove vuoi portare Birra+?
A consolidare la sua presenza nell’area romana come sede d’eccellenza della cultura birraia.
Birra + è in via del Pigneto 105
Buona scelta
IBD