Birra Ronzani brinda al decennale del ristorante "Terre alte"

Birra Ronzani è lieta di brindare ai dieci anni di attività del Ristorante “Terre Alte” di Longiano (FC). Inaugurato nel settembre 2002, il “Terre Alte” festeggerà domenica 9 settembre 2012 il suo decennale: i titolari Michele e Francesca, lo chef Thomas e tutto lo staff ospiteranno i loro clienti in un open day garden, per far loro degustare:
-sardoncini alla griglia;
-ostriche Fines de Claire;
-risotto alla seppia;
-crudità in bella vista;
-fritto di paranza dell’Adriatico.
Gli abbinamenti a tavola saranno offerti da Alberto Ronzani, con la sua prestigiosa Birra Artigianale, e da alcune celebri Aziende vinicole italiane (Livio Felluga, Alois Lageder, Bersi Serlini, Altavita).

Nato quasi per caso, il Ristorante “Terre Alte” è situato sulle splendide colline di Longiano, nel Cesenate. Sia in estate sia in inverno vi si respira la brezza che arriva dal mare; dai tavoli del locale, tutti affacciati su una terrazza a grandi vetrate, si volge lo sguardo all’ampiezza della riviera adriatica. Di giorno si scorge la costa, con le sue tante località; di notte scintillano le luci che richiamano la movida da tutta Italia.  
Al “Terre Alte” il pesce regna sovrano. Il titolare Michele Casalboni tutte le mattine si reca al mercato ittico di Cesenatico e contratta, decide e acquista il pescato migliore e più fresco. Poi entra in scena lo chef Thomas Rivalta, con i suoi  carpacci di crudo, i mitili, le ostriche, tutto il crudo in genere e le sue tante, sapienti interpretazioni di mare. Dolci al cucchiaio freschi e fatti in casa completano l’esperienza gourmet, mentre la cantina del locale privilegia bianchi e bollicine italiane e straniere – senza naturalmente dimenticare le bionde bollicine della Birra Artigianale Ronzani, accompagnamento ideale per la cucina di mare!
Non è azzardato affermare che oggi il “Terre Alte” è diventato un’autentica icona della ristorazione romagnola di qualità. “Creare piatti che soddisfano i palati dei nostri clienti è una passione – commenta lo chef Thomas Rivalta – Li vedo entrare nel locale: guardano la vetrina del pesce e poi, mentre comincia la cena, si prosegue, e vedo i  loro volti che si illuminano…”.