Biscotti con il "naspro" della signora Assunta

Da Ilafior

E’ da un po’ di tempo che ho questa ricetta in attesa di realizzazione, ma non mi convinceva il fatto di dovere usare il carbonato di ammonio come agente lievitante. L’ho usato una volta sola ed è stato un disastro; l’odore forte di ammoniaca mi aveva completamente rovinato dei biscotti e da allora avevo deciso di non usarlo mai più. Mi sono un po’ informata ed ho capito che per certi tipi di dolci, come questi, è invece indispensabile, e che con le giuste accortezze in cottura ma soprattutto le giuste dosi, i biscotti già da appena sfornati non hanno più il minimo odore. Sono buonissimi, mi sono solo pentita solo di non averne di più. La ricetta mi è stata data questa estate da una simpatica signora della provincia di Caserta, incontrata casualmente in treno mentre eravamo dirette tutte e due sulla riviera romagnola…Il suo viaggio era un po’ più lungo del mio, e la signora si rammaricava del fatto di non essere riuscita a preparare qualche specialità di casa da portare in dono al battesimo della sua terza nipotina romagnola. Mi disse che ci avrebbe pensato all’arrivo, quando  avrebbe preparato per la festa i “biscotti al naspro” che le faceva sua nonna. Insomma, una storia un po’ lunga ed alla fine questa ricetta, è passata anche dalle mie mani.Per curiosità, essendo un dolce di cui non sapevo nulla, ho guardato un po’ in giro; su libri e web; direi che gli “anginetti”, come parrebbero essere questi biscotti, hanno ricetta piuttosto diversa, e quindi ho deciso, una volta tanto, di non voler sapere altro. Mi sono affidata ciecamente alla ricetta tanto gentilmente regalatami, pensando che probabilmente è solo una delle mille varianti famigliari di un dolce tipico della terra del Sud.Grazie quindi alla signora Assunta (che non sono sicura leggerà mai) per la sua ricetta perfetta e che mi ha regalato, oltre ad una buona merenda, un pezzettino della sua tradizione di famiglia!La dose da “grande famiglia” l’ho un pochino ridotta, mantenendo le proporzioni.

Ingredienti:
600 g di farina 00180 g di burro180 g di zucchero10 g di carbonato di ammonio60 ml di latte60-100 ml di limoncellosemi di vanigliascorza grattugiata di un limoneun pizzico di sale
per il naspro:
300 g di zucchero a velo succo di limone (tenerne due a disposizione)
Lavorare il burro morbido con lo zucchero, aggiungere le uova poco per volta, il sale, la vaniglia, la scorza di limone. Aggiungere la farina ed il carbonato di ammonio sciolto nel latte tiepido e 60 ml di limoncello. L’impasto deve essere appena più morbido di una normale frolla. Se necessario aggiungerne altro. Formare un panetto e mettere in frigo, o in posto fresco, un’ora.Prendere dei pezzi di pasta e su una spianatoia infarinata formare dei rotolini come si usa fare per gli gnocchi, di circa un cm di diametro o poco meno. Tagliarli della lunghezza necessaria per fare un piccolo nodo; disporli distanziati su una teglia ed infornare a 190°C a forno leggermente fessurato. Non devono colorirsi troppo.

Mettere in una ciotola lo zucchero a velo setacciato; aggiungere il succo di limone filtrato mescolando fino ad ottenere una glassa densa. Capovolgere i biscotti ed intingerli nella glassa. Fare asciugare perfettamente. Si conservano, una volta ben asciutti, per più giorni, al riparo dall’umidità, preferibilmente in una scatola di latta.

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