Ed eccomi qua tutta per voi, dopo aver trascorso un mese d’agosto ricco d’emozioni intense, conoscenze nuove che stanno riempendo la mia vita e che sicuramente renderando anche i mesi avvenire intensi e meno pesanti da soppotare in solitudine…Conoscenze vecchie che si raforzano sempre più…Insomma tutto sommato anche se non c’è ancora un lavoro sicuro riesco a sopportare il tutto in serenità fiduciosa guardando il domani!
Ho avuto anche il privilegio di lavorare come aiuto cuoca in uno dei ristoranti più in e rinomati di Como, ma purtroppo ho rinunciato perchè troppo pesante, 12 ore ad un ritmo che il mio fisico non regge e per di più pagata davvero una miseria, non faccio il nome per correttezza e rispetto del capo chef che é un mio vicino di casa e che rispetto per la sua professionalità ringraziandolo per avermi dato questa opportunità visto che sapeva che io non sono cuoca! Esperienza positiva ma che mi fa rafforzare ancor di più la mia scelta vegana, non stò nemmeno a raccontarvi che cosa ho dovuto fare e che cosa ho visto ma vi posso dire che tante persono onnivori e non, dovrebbero vedere come funziona la cucina di un grande ristorante e forse capirebbero il perchè di tanto malessere fisico… Ma chiudiamo qui perchè dovrei scrivere all’infinito e non ho voglia di annoiarvi alla prima ricetta
Ingredienti:
150 g di farina saracena oppure questa
50 g di farina di riso
1/2 bustina di lievito per dolci bio
30 g di olio d’oliva
okara ottenuta da un litro di latte di mandorla (facoltativa)
100 g di latte di mandorla (link di Ravanello se non avete la mungitrice)
2 cucchiai di concentrato di dattero (o altro dolcificante)
5 datteri morbidi tagliati a tocchettini
Procedimento:
Setacciate le farine con il lievito, aggiungete quindi il resto degli ingredienti e con un cucchiaio di legno lavorate il composto fino ad ottenere un composto morbido che metterete in una saccapoche. Distribuite il composto sulla leccarda del forno foderata con della carta forno, il colore rosato è dato dal concentrato di dattero che se non avete potete sostituire con del malto di riso
infornate a 170°, forno caldo, per circa 25 minuti
tiepidi erano davvero fantastici con quel sapore tipicamente rustico della farina saracena
erano davvero dolcini appena appena, mi piace un sacco il dolce del concentrato di dattero…Grazie Cri per avermelo regalato
Sono diventata un golosa di datteri
Buon inizio settembre a tutti