Biscotti "scrocchiarelli" ai semi di chia e di canapa: il sapore della genuinità che dipinge il quotidiano

Da La Cuocherellona
Che sia seriale l'avrete ormai capito. E anche che la mia vena salutista venga prima di qualsivoglia tentazione di gola non è più un segreto. Mi sciolgo di fronte a biscotti burrosi, ma più per l'idea di un ricordo, che per il piacere che proverei a gustarli ancora. Tanto che ricorro sempre a ingredienti genuini. Non sento la mancanza del burro. Non sento la mancanza di una pasta frolla da manuale. Non mi mancano i condimenti forti e grassi. Non mi manca il dolce troppo dolce. Non mi manca neanche il latte vaccino. Mi sono ambientata perfettamente tra i miei alleati speciali. Talvolta provo qualcosa di nuovo. Talaltra qualcosa di nuovo la scopro. Mi piace sperimentare e provare accostamenti diversi. Motivo, questo, per non ripetere mai due volte la stessa ricetta. Quasi sempre ^_^ Già, perché mentre vi parlo di questa prima infornata, nel barattolone di vetro ho quel che resta della seconda. Ma mentre assaporo i rimasugli della seconda infornata ricordo che questo biscotto non è altro che l'elaborazione di quest'altro biscotto. E' che al genuino ci ho preso l'abitudine. E il genuino mi è spontaneo perpetuarlo nella quotidianità. Anzi, al genuino non riesco più a resistere!!
Ingredienti
70 g di farina di segale
30 g di farina khorasan (saragolla)
70 g di burro di arachidi
5 g di farina di limoni
1 tuorlo
50 g di malto di riso
15 g di semi di canapa
15 g di semi di chia
25 g di fiocchi d'avena
1 pizzico di sale (solo se non utilizzaste il burro salato)
Interite nel boccale le farine, compresa quella di limoni (la preparo tritando finissimamente le bucce essiccate dei limoni biologici che utilizzo come coccola mattutina del risveglio), i semi di canapa, quelli di chia e i fiocchi d'avena. Miscelate tutto in modo da ottenere omogeneità.
A questo punto unite il burro di arachidi, il pizzico di sale (se il burro non fosse salato), il malto di riso e il tuorlo. Impastate tutto fino ad ottenere una sbriciolata ben amalgamata.
Compattate la pasta in un panetto e avvolgetela in un foglio di pellicola trasparente. Lasciatela riposare in frigorifero per un'ora.
Tiratela fuori e lasciatela a temperatura ambiente per circa mezz'ora, quindi stendete la pasta aiutandovi con un mattarello, formando una sgohlia spessa circa mezzo centimetro. Abbiate pazienza, perché l'impasto risulterà piuttosto difficile da lavorare. La seconda volta, infatti, ho formato i biscotti uno ad uno, con un coppapasta riempito con un cucchiaino di impasto sbriciolato, poi compattato con il suo schiaccino.
  Sistemate i biscotti su una teglia coperta da carta forno e infornate, a 170°, per 20 minuti.
Controllate che non scuriscano troppo. Ciascun forno ha le sue caratteristiche, per cui il tempo di cottura potrebbe variare.
Sfornate i biscotti e trasferiteli su una gratella, fino a farli raffreddare completamente. Raffreddando acquisiranno una perfetta croccantezza.
Una volta che saranno freddi e scrocchiarelli asaggiateli e, per le scorte, conservateli in un barattolo di latta o di vetro. Si conserveranno per molti giorni, sempre lì, pronti ad assecondare ogni vostro desiderio.
Favolosi da soli, sono incantevoli con una bella spalmata di buona e genuina marmellata casalinga, ma perché no, anche con del vellutato e avvolgente cioccolato. Con la frutta, ma anche, udite bene, sbriciolato nello yogurt (per me di soia).
Sono completi per i loro ingredienti, sfiziosi per il loro sapore e genuini per le proprietà di ciascun elemento presente.
Non vi nascondo che l'idea di una terza infornata mi stuzzica non poco!! Quello scrocchiare dei semini sotto i denti mi piace da impazzire ^_^
  

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