Blablabla

Blablabla…puttanate. Candele accese ce ne sono, sì. La mia, quella a casa di mio padre che ho acceso io. Babbo c’ha speso una vita per questa merda di centro storico e ha pigliato solo una quantità industriale di calci in culo. Si vede che sono un degno erede. C’era una candela a casa di Alberto che c’ha i suo difetti come tutti ma non si può certo dire che al paese non ci tenga. E poi? Lucette elettriche. Persiane chiuse. Quelli che si stracciano le vesti perché fanno i profeti dell’avvenire del “borgo” a quest’ora guardano Crozza e gli pare pure poco comunista. Gli altri hanno serrato le imposte perché stasera c’è un vento gelido. Poi ci sono quelli di feisbuc…quelli che dicono: io ne accendo tre! Io ne accendo tremila! E poi ci passi davanti e vedi solo faretti alogeni. Ragazzi: io mi sono davvero rotto i coglioni. Ma chi cazzo me lo fa fare a me di prendermi tutti ‘sti mal di fegato? Che cazzo ci guadagno? E poi, domanda definitiva e forse più vera: ma che ci guadagna Montegranaro? Finora niente. Finora l’unica nota positiva è che ho tanato un po’ di gente che sbandiera l’amore per il paese ma gli interessa solo controllare certi meccanismi. Per il resto le torri crollano, le case pure, gli informagiovani non sono da meno. Io mi metto in pausa. Ci penso. Ne parliamo dopo le feste. Ma francamente c’ho una voglia di fermarmi che muoio. E quando mi vengono queste voglie di solito le assecondo. Buon Natale.