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Blackhat, la controversa colonna sonora del nuovo film di Michael Mann

Creato il 09 marzo 2015 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il giudizio di Marco Goi

Summary:

Blackhat è un film che ha affrontato vari problemi e vicissitudini. L’accoglienza americana della nuova pellicola firmata da Michael Mann, il regista di thriller splendidi come Collateral e Heat – La sfida , è stata tutt’altro che positiva. Le critiche non sono state troppo tenere nei confronti del film e il pubblico non è certo accorso nelle sale, con un incasso al momento di appena $7 milioni. Davvero poco per una pellicola con un budget di $70 milioni. Se quindi a sorpresa Blackhat si sta rivelando uno dei più clamorosi flopponi dell’annata, almeno negli Stati Uniti, le cose non si sono rivelate semplici nemmeno per quanto riguarda la sua colonna sonora.

Le musiche originali di Blackhat sono accreditate a Harry Gregson-Williams. Il compositore ha però accusato Michael Mann di non aver trattato con il dovuto rispetto il lavoro da lui svolto per la pellicola. Con un lungo messaggio postato sulla sua pagina Facebook, Gregson-Williams ha dichiarato: “Vorrei chiarire per quanto valga la pena che lo score di Blackhat è stato attribuito a me, ma non contiene quasi nulla del mio lavoro. Ho partecipato alla premiere del film a fine settimana e ho notato, con mio grande orrore, una musica che mi ha stupito e sorpreso… strumenti a corda e synth che non ho mai sentito in vita mia. […] Mi unisco, pertanto, e con sommo dispiacere, alla lista di compositori che hanno assistito allo stravolgimento delle proprie colonne sonore, talvolta ignorate completamente da Michael Mann. Blackhat è il suo film e rispetto le sue decisioni, ma non vedo alcun motivo per cui la gente dovrebbe ritenere mia quella colonna sonora. I 90 minuti che ho scritto, come detto, per la maggior parte non sono stati utilizzati”.

Michael Mann ha voluto rispondere alla controversia sulle musiche di Blackhat, affermando che: “Harry è un compositore di talento, la cui musica necessitava di un lavoro di editing e di remix per adattarsi al soggetto molto contemporaneo e alle ambizioni della mia pellicola. Lui è solo uno dei diversi autori che hanno contribuito alla colonna sonora del film, insieme ad Atticus e Leo Ross, Ryan Amon e Mike Dean.”

Il cyber-thriller con protagonista Chris Hemsworth non sembra quindi trovare pace. Per quanto poco apprezzate da Harry Gregson-Williams, le musiche che accompagnano Blackhat possiedono comunque il loro fascino. A colpire nel segno sono il rock blues di Eagle Eye Williamson con la sua “Snake Charmer”, così come i brani di Ryan Amon, sospesi tra ambient ed elettronica minimalista, il piacevole electro-pop di Guai Meng e la splendida, emozionantissima cover di “Knockin’ on Heaven’s Door” cantata da Antony and the Jonhsons e proposta nel trailer. Tutti brani che vanno a formare una colonna sonora controversa, ma che alla fine risulta anche parecchio efficace. Con buona pace di Harry Gregson-Williams.

Tracklist
1. Snake Charmer – Eagle Eye Williamson
2. The Chink – Kenji Lin
3. Guai Meng – Am444
4. Peligroso – Azucar Mc
5. Darkness – Ryan Amon
6. Things To Come – Ryan Amon
7. Let The Girls Out – Ryan Amon
8. Deportation – Ryan Amon
9. Max & Spider In Protocol Room
10. Oh, Sinner Man – James Leg
11. Ini Dangdut – Wiwien Ngesti
12. Trapped – Harry Gregson-Williams
13. Tabu Gilak Bebarongan – Sekaa Gong Manik Medrtha Sari
14. Call To Prayers – Robert Walsh

di Marco Goi per Oggialcinema.net


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