Lo sapevamo da tempo, ma solo ieri è arrivata l’ufficiliatà: Blake Griffin, ala dei Los Angeles Clippers, è stato nominato “Rookie of the Year”. Griffin è stato votato all’unanimità, cosa che non succedeva dal 1990, quando il premio venne consegnato a David Robinson. Ed è il terzo a riuscirci visto che oltre a lui e all’Ammiraglio c’è Ralph Sampson. L’asso dei Clippers ha ottenuto 118 primi posti su 118 disponibili. Ha preceduto John Wall degli Wizards, che si è subito congratulato con l’ex Oklahoma Sooners su Twitter, DeMarcus Cousins dei Kings e Landry Fields dei Knicks. Gli unici altri rookies ad aver ricevuto almeno un voto sono stati Gary Neal degli Spurs e Greg Monroe dei Pistons. Per Griffin è stata una stagione poco soddisfacente se andiamo a guardare il record della sua squadra, 30-52, e fuori dai playoffs per la tredicesima volta negli ultimi 14 anni. Ma strabiliante per il ragazzo di Oklahoma City, diventato da subito un’icona e uomo franchigia della seconda squadra di Los Angeles.
Griffin, prima scelta del Draft Nba 2009 ma costretto a stare fermo un anno per un problema al ginocchio, nella sua annata d’esordio tra i professionisti ha sbalordito tutti per il suo immenso atletismo, la capacità di volare sopra tutti gli avversari, ma già a buon punto per quanto riguarda la costruzione di un arsenale offensivo di inaspettata varietà. Blake ha giocato tutte e 82 le gare di regular season guidando le matricole sia nei punti segnati che nei rimbalzi presi. Ha finito dodicesimo in assoluto per punti segnati (22.5) e quarto nella graduatoria dei rimbalzisti (12.1).
Resterà ovviamente negli annali questa sua prima stagione Nba: ha schiacciato in ognuna delle 82 gare della regular season, è stato convocato per l’All Star Game (la prima matricola dal 1998, Tim Duncan - Yao Ming nel 2003 era stato scelto dai tifosi) e ha vinto la gara delle schiacciate saltando una macchina. Nel weekend delle stelle era atteso tanto se non forse più del padrone di casa Kobe Bryant, che poi ha vinto l’Mvp. Kobe però ha aggiunto che per la città di LA è una fortuna che anche i Clippers ora abbiano una stella assoluta come Blake.
Premiato il lavoro di Griffin:
“Sono molto soddisfatto perchè dopo aver saltato per intero la scorsa stagione sono riuscito a centrare questo traguardo. Quando mi sono infortunato ho pensato subito a mettermi al lavoro per tornare più forte di prima. Ho dato tutto me stesso per migliorarmi, pensavo soltanto a questo, anche quando non potevo scendere in campo“.
Entusiasta il coach dei Clippers Vinny Del Negro:
“E’ un highlight in ogni momento in cui gioca. Blake però è molto intelligente e sa bene che dovrà lavorare molto sui fondamentali per migliorare se stesso e di conseguenza la squadra. Lo sa bene perchè ha grande umiltà e un carattere da vero duro. Questo è solo l’inizio di una carriera che sarà molto speciale. Pensavo già a questo giorno e ne ero certo, fin dal primo giorno in cui sono entrato in palestra e l’ho visto tirare a canestro“.
La personale TOP 10 stagionale di Griffin.
Lo Slam Dunk Contest vinto da Blake sul suo parquet.