Magazine Tecnologia
Ho già parlato di Blender in alcuni post di questo Blog, e torno oggi sull'argomento anche alla luce di notevoli e importanti novità introdotte dal software open source in questione, oltre che del suo utilizzo sul Commodore OS. Nel C=OS infatti è installata di default una vecchia versione di Blender, ed esattamente l'ultima della serie 2.4x considerata oggi obsoleta dopo che la serie di release 2.5x ha in larga parte rivoluzionato vari aspetti del programma per giungendo all'attuale versione stabile 2.60 che di fatto ha ufficializzato la nuova era di Blender. Scarichiamo quindi la corrente release di Blender all'indirizzo: http://www.blender.org/download/get-blender/ ed esattamente la versione Linux x86_64. Per utilizzare il software si dovrà semplicemente scompattare la cartella del programma ovunque desideriate, anche in desktop, e dentro essa avviare l'eseguibile Blender. Il programma si avvierà in modalità finestra con la parte superiore di essa nascosta sotto la barra dei menu del C=OS, come in foto, impedendone il ridimensionamento: Conviene quindi poter rendere la barra dei menu del C=OS visibile a piacimento e per far ciò basta cliccare con il pulsante destro del mouse in uno spazio vuoto di essa e scegliere la modalità di scomparsa tra quelle esistenti. Quindi ora sarà possibile utilizzare il programma in modalità finestra a proprio piacimento oltre che a tutto schermo. Ovviamente per questo tipo di software grafico è consigliabile disattivare la trasparenza delle finestre attivata di defalut nel C=OS regolando le impostazioni di compiz raggiungibili dal menù preferenze, o digitando ccsm nel Terminale. Per inserire correttamente il nuovo Blender nel menu Applicazioni--->Grafica basta cliccare con il tasto dx sopra le voci del menu del C=OS:
Eliminare le due voci presenti relative a Blender e inserendone una nuova: Infine per completare questa installazione (che non è strettamente necessaria) è possibile associare ai file .blend l'apertura automatica con Blender, nel menu proprietà cliccando sul file sempre con il tasto dx del mouse.
La serie 2.6x Blender introdurrà come detto delle importanti novità tra le quali spicca un nuovo motore di rendering Cycles che sfrutterà perfettamente per il calcolo del rendering le nostre Vga Nvidia (tramite Cuda) o Ati (tramite le librerie OpenCL). Il test di questo articolo è condotto sul Commodore OS installato su un Computer con le seguenti caratteristiche: -AMD Phenom 2 X6 3.2 Ghz (3.6 in tc) -8 Giga di Ram a 1333Mhz -Nvidia GTS450 1Gb Viste le peculiarità del motore Cycles soffermiamoci più sulla Vga utilizzata per il test che è certamente di fascia medio-bassa, Clock: 783Mhz(gpu)/902Mhz(ram)/1566Mhz(shader), larghezza di banda della memoria a 128bit e 192 Cuda core. Quindi quello che già di notevole sarà visibile nel video conclusivo verrebbe decisamente meglio per vga più potenti, rendendo bene l'idea delle enorme potenzialità di questo nuovo motore di rendering.
La versione stabile 2.6 non include Cycles ancora in beta, ma a poche settimane dal primo rilascio ufficiale è possibile utilizzarlo scaricando una Build del giorno di Blender a questo indirizzo: http://builder.blender.org/download/ Anche in questo caso per C=OS bisogna scaricare la versione Linux x86_64, e pur se si è installata la versione stabile 2.6 è possibile utilizzare questa build direttamente nella cartella scompattata e infine anche cancellarla senza alcun problema. Come valido esempio dell'uso di Cycles si può scaricare questa scena a tema natalizio: http://www.blendswap.com/3D-models/misc-objects/christmas-balls/ (rispetto all'immagine del rendering nel file non sono incluse le texture, ma per il test andrà bene ugualmente dato che i materiali hanno riflessioni ed altre proprietà complesse) Nel menù relativo al rendering è possibile selezionare l'utilizzo della Cpu se non si possiede una Vga abbastanza recente, o GPU nel caso di schede video recenti e molto potenti... (ovviamente in questo caso il guadagno di velocità sarà notevole anche rispetto a una cpu multicore di fascia alta) Nella 3D view (il riquadro in basso a destra nella foto precedente), dal menu relativo alla visualizzazione 3D (wireframe, solid,texture), grazie alla modalità Cycles sarà disponibile una nuova opzione "Rendered": In breve da questo momento sarà possibile lavorare con Blender avendo un'anteprima della scena che sia una buona approssimazione e in semi real-time del rendering finale, e quidi poter anche inserire e manipolare/modificare oggetti osservando in tempo reale i cambiamenti. Questa innovazione come è possibile vedere nel video in fondo al post, darà fin da subito l'impressione di utilizzare un software di nuova generazione. Come potete notare l'anteprima approssimata sarà caratterizzata da un certo rumore dell'immagine, specie se paragonata alla pulizia di un rendering finale Cycles più complesso e dettagliato (immagine a inizio post).
La precisione del rendering nell'anteprima è lasciata a discrezione dell'utente in base sia alla complessità della scena che alla potenza della macchina utilizzata, grazie a questo menù: Per questi primi test ci si può anche soffermare alle sole due voci relative a samples, e impostare il valore da utilizzare nel rendering finale come anche quello per la preview (lasciato a zero l'anteprima verrà migliorata in continuazione senza limiti). Più alto è il valore migliore sarà la resa. I driver Linux di Nvidia si rivelano davvero ottimi; ed esclusivamente per il primo rendering tramite gpu verrà inizializzato il core Cuda, impiegando un minuto circa, ma poi non accadrà più. Per i possessori delle schede video Amd/Ati occorrerà fare come le seguenti immagini(ma non avendolo testato non saprei se funziona a dovere): scegliere experimental a posto di supported e poi OpenCl A conclusione di questa dimostrazione possiamo dedurre come questo software sia un ottimo esempio tecnologico di cosa avrebbe dovuto essere ad esempio un Commodore Amiga Oggi, con la completa sinergia tra Cpu e Gpu, in questo caso operante come tanti coprocessori in parallelo, al servizio di software creativi e posti al top dell'evoluzione informatica, in questo caso rappresentati da un complesso Raytracer (e molto altro...) come Blender. Che Blender possa divenire un software di riferimento per la nuova comunità in crescita intorno a Commodore, lo possiamo vedere anche dal Game Engine, integrato e destinato alla creazione di moderni e complessi videogiochi:
ed ecco infine il video dimostrativo in HD di Blender Cycles in azione su C=OS:
Segui Commodore Computer Blog su Facebook
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Finalmente, Retro City Rampage è in arrivo anche su MS-DOS - Notizia - PC
Ci voleva Il team Vblank Entertainment ha annunciato attraverso Facebook che il titolo indie Retro City Rampage è in arrivo anche su MS-DOS. Leggere il seguito
Da Intrattenimento
TECNOLOGIA, VIDEOGIOCHI -
100 DVD Verbatim in offerta su Amazon.it a €28
Tra chiavette USB, hard disk esterni ed i vari servizi di cloud, sono sempre meno gli utenti che utilizzano il classico DVD per poter conservare i propri file. ... Leggere il seguito
Da Paolo Dolci
INFORMATICA, TECNOLOGIA -
Una ricerca prevede il futuro del mercato VR
Sulle pagine di Oculus Rift Italia abbiamo più volte ribadito come la realtà virtuale sia destinata a diventare uno dei trend più importanti e influenti. Una... Leggere il seguito
Da Oculusriftitalia
TECNOLOGIA -
Intervista a Mauro Corbetta (RetroEdicola Videoludica), l’amore per il retro e l...
Gli anni ‘80 e ’90 hanno rappresentato per molti, ed anche per chi vi scrive, una delle ere piĂš belle in ambito videoludico. Ormai si parla di... Leggere il seguito
Da Edoedo77
TECNOLOGIA, VIDEOGIOCHI -
Tweak Cydia (iOS 8.3 – LockInfo 8 personalizziamo le notifiche sulla Lockscreen...
Un altro Tweak per la personalizzazione dei nostri iDevice si è aggiornato in queste ore supportando anche iOS 8.3, stiamo parlando di LockInfo 8 che arriva all... Leggere il seguito
Da Roberto Crisafulli
INFORMATICA, TECNOLOGIA -
Content Marketing: come creare l'audience
Puntare su una strategia di Content Marketing basata su contenuti di qualità, unici e rilevanti, sfruttando tutti i possibili canali di comunicazione (testi,... Leggere il seguito
Da B2corporate
ATTUALITÀ, EBUSINESS, INTERNET, MARKETING E PUBBLICITÀ, TECNOLOGIA