Ieri mentre andavo al lavoro ho sentito in radio la pubblicità di ZeroImpactWeb così oggi non appena ho avuto un momento libero mi sono lanciata sul sito e cosa ho scoperto?
beh, (nulla di rivoluzionario...ma qualcosa di utile sicuramente sì!)...innanzitutto ho scoperto perchè è nato, ossia per:
- diffondere consapevolezza
- far diventare il tuo sito, blog, portale uno strumento per combattere il global warming
- promuovere attenzione verso le tematiche dell’ambiente
- dare gli strumenti per ridurre l’impatto ambientale delle tue attività online e dei visitatori, e compensare le emissioni contribuendo alla creazione e tutela di foreste in crescita.
detto (e letto) questo non potevo fermarmi lì così scopro che proprio perchè internet ci collega col mondo ci fa risparmiare tempo, energia e risorse ma anche il web consuma energia: si stima infatti che l’Information Technology sia responsabile del 2% delle emissioni di CO2 europee, con circa 7 milioni di centri elaborazione dati e 40 miliardi di kWh consumati all’anno.
Secondo un rapporto Greenpeace di marzo 2010 che analizza il ‘cloud computing’ – la nuvola delle tecnologie informatiche disponibili online – all’attuale tasso di crescita i data center e le reti di telecomunicazione consumeranno circa 2.000 miliardi di kilowattora di elettricità nel 2020, oltre il triplo del loro consumo attuale.
Un data center che opera a 4 MegaWatt (quello del più grande motore di ricerca è da 10) arriva a consumare fino a 57 barili di petrolio al giorno.
Anche noi ( ci dice il sito di ZeroImpactWeb) possiamo dare un contributo per la riduzione delle emissioni di CO2: prestando attenzione a piccoli accorgimenti che possono realmente fare la differenza e compensando l’impatto residuo delle nostre pagine Web.
Proseguo nella lettura del sito e trovo un Vademecum (io adoro le liste e i Vademecum...lo so'...ho un problema!) di ecoconsigli per ridurre i consumi energetici nelle attività online (alcuni dei quali-quasi tutti-li condivido e così posto qui di seguito):
1- Se devi fare una ricerca, vai su Gaatle
Sapevi che, secondo una ricerca condotta da un fisico della Harvard University di Boston, ogni ricerca in internet genera 7 mg di CO2, dovuti agli elevati consumi di elettricità.
Scegli un motore di ricerca più “eco”: con Gaatle, la versione “nera” di Google, si potrebbero risparmiare oltre 750 megawattora all’anno.
2-Controlla la lista
Anche in questo caso il consiglio riguarda i nostri pc, lo strumento con cui navighiamo: per essere sicuri di utilizzare apparecchi che rispettano l’ambiente, che consumano poco e ci fanno risparmiare energia e denaro in bolletta, scegliamo quelli della “Guide to greener electronics” di Greenpeace.
3- Usa l’eco adattatore
Se possiedi un computer portatile, valuta l’acquisto di un alimentatore a risparmio energetico: ce ne sono di vari tipi e varie marche (oppure puoi autocostruirtelo...vai su Wutel!)
4- Compra un wattmetro
Divertiti a calcolare quanto consuma il tuo computer (e tutti i tuoi elettrodomestici), specie in modalità stand by. Basta un wattmetro, un piccolo apparecchio a forma di adattatore per la corrente. I vecchi pc consumavano, in stand by, fino a 20 Wh, come una lampadina. Circa 1 g di CO2 l’ora. Il tuo?
5- Le pile per il mouse
Moltissime persone utilizzano i mouse ottici wi-fi, che hanno bisogno di pile per funzionare. Preferisci quelle ricaricabili. Durano da 500 a 1000 cicli e non inquinano come le usa e getta che, per esser prodotte, consumano 200 volte l’energia che contengono.
6- Facciamo la spesa online
Indirettamente, puoi utilizzare il web per risparmiare CO2 in altri campi. Adesso quasi tutti i supermercati e anche molti negozi dispongono di un sito internet che consente di fare la spesa online: scegliete i prodotti che volete (meglio se biologici ed ecologici), evitate le code e lo stress del traffico, i trasportatori in un solo viaggio effettuano le consegne per più famiglie, riducendo tempi e consumi (su questo punto non sono molto concorde...meglio scegliere di raggiungere la bottega con le gambine o in bici piuttosto che andare al supermercato in auto...meglio scegliere i GAS o produttori vicini, ma certo per altri acquisti internet può essere un valido aiuto...)
7- Stampa leggero
A volte capita di trovare, mentre navighiamo sul web, documenti che ci interessa stampare. Facciamolo, ma con l’eco font: lo scarichi su ecofont e ti fa risparmiare il 20 per cento dell’inchiostro. E se scegli di farlo con una stampante a getto d’inchiostro e non con un stampante laser risparmi il 90 per cento di energia elettrica.
8- Calcola il tuo impatto
Utilizza il computer anche per valutare il tuo stile di vita e stimare qual è la tua impronta ecologica sul pianeta.Il primo passo per compiere un gesto concreto per il pianeta.
(Qui io ho calcolato la mia alciuni mesi fà...)
infine si può decidere di aderire e compensare l’impatto ambientale del proprio sito o blog scegliendo in base alle "Page view al mese" nel mio caso se decidessi di compensare dovrei sostenenere una spesa di 90€ l'anno.
Le emissioni di CO2 verranno compensate contribuendo alla creazione e tutela di foreste in crescita.Viene definita un’operazione semplice: basta infatti selezionare il pacchetto che corrisponde alle dimensioni del sito o del blog e compilare tutti i campi della registrazione e del pagamento tramite carta di credito.
Una e-mail confermerà l’avvenuta operazione e darà diritto alla creazione di un account per avere accesso ai seguenti materiali: il certificato che attesta la compensazione, la mappa che indica il luogo di creazione/tutela della foresta in crescita, i consigli per la riduzione del tuo impatto cibernetico, il logo Zero Impact® Web.
Qui potete trovare le GARANZIE del progetto!
...cosa ho deciso?
penso che lo farò...perchè io credo nei piccoli gesti che possono migliorare le cose!
Magazine Ecologia e Ambiente
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