Ricevere un premio mi fa sempre piacere. Riceverlo da chi stimo in maniera reciproca mi fa doppiamente contenta. Riceverlo per simpatia mi fa triplettamente contenta… e così via, non vorrei stare a tediarvi molto perché già le regole del premio impongono di ciarlare su di me quanto basta! (a costo di risultae un po’ meno simpatica… *_*)
Doveroso ringraziare l’amica Gioacchina, che “nonostante” la disoccupazione che regna, lei.. si ingegna (tiè, anche la rima ti ho fatto mia cara!) per il premio BLOGGER SIMPATICO.
E ora diamo il via alle danze:
- rispondere ad alcune domande sotto segnate e prese come traccia dai precedenti premi
- Animale preferito: gatto
- Numero preferito: 5, 26, 3 (e se ve li giocate, almeno dividiamo!)
- Fiore preferito: tulipani gialli
- La mia passione: tante… viaggiare, camminare, leggere, shopping con le amiche, il the del pomeriggio, la mia gatta
- Il mio peggior difetto: tanto buona che tutti se ne approfittano, finchè non passano veramente il limite e allora esplodo. E poi con me si ha chiuso
- Giorno preferito della settimana: SABATO
- Un viaggio che vorrei fare: purché sia verso l’oriente e duri una vita..
- Tra mare e montagna preferisco: mare per tutta la vita! Mare da amare…
- Un mio pregio è: l’altruismo (che porta sempre guai, sapevatelo)
- La mia passione più grande è: indecisa fra a mia gatta e viaggiare. Viaggiare con la mia gatta?
- Il mio ricordo più bello è: tutti i magnifici momenti passati in viaggio (è brutto pensare che i momenti belli siano tutti “lontano da qui”?)
- Un aperitivo alcoolico a cui non rinuncerei mai: il mohito.
2. Parlare di se stessi con ironia per dieci punti (riprendo un po’ la traccia argomenti di Gioacchina, er non sbagliare)
- Mi viene la tristezza se penso ai calzini spaiati nella lavatrice. E una volta perso uno, non son più capace di ritrovarlo (chissà mai dove finiscono… in 20mq di casa!)
- Ultimamente mi faccio venire il nervoso da sola, ma sono capace di tenere in lettura contemporanea anche 3 libri alla volta e più: due cartacei, un ebook (magari due). Il bello è che non confondo le storie! (finchè la mente mi regge…)
- smettere di bere caffè mi ha cambiato letteralmente la vita, pure a me. E ho capito che il caffè, come la sigaretta, non si beve per il caffè in sé stesso (basta il primo della giornata) ma per pericolosa abitudine conviviale del lavoratore, che l’utilizza per perdere 15 minuti di pausa senza sembrare sfaccendato
- come la protagonista di I love shopping sono convinta che “un buon intimo sia un diritto civile irrinunciabile”, ma alla fine non so resistere a giacche e cappotti, che sono la mia vera passione
- non ho mai cucinato qualcosa di fritto in casa perché, vivendo nel monolocale, poi andrei a dormire nelle lenzuola impanate…
- La risposta che mi ha fatto più incavolare, ancor prima di un colloquio di lavoro, è stata: “Guardi adesso non ci sono spiragli di apertura, ma si faccia risentire nel 2015: con l’Expo a Milano avremo sicuramente bisogno di impiegare nuove risorse”. Si certo, con comodo, intanto io rispondo la stessa cosa a quelli di ENEL e di A2A che mi mandano le bollette: con il 2015 e l’Expo sarò sicuramente in grado di pagarvi le bollette. E intanto non mangio. Cosi dimagrisco.
- la risposta più assurda che ho ricevuto dopo un colloquio di lavoro è stata “Lei ha le competenze ma è troppo giovanile per questo tipo di lavoro che le richiederebbe di gestire due risorse che hanno il doppio dei suoi anni”. Ho cercato di prenderlo come un complimento alla mia bellezza, e ad una pelle giovanile anche senza spendere milioni in creme e cremine
- a proposito: odio spalmarmi le creme, che siano per gli occhi per il corpo, da sole e o di “contenimento”. Per me sono una violenza fisica e lo faccio solo se costretta. Ma sbuffando
- appena sporco un piatto o una tazzina devo lavarlo (anche io Gioacchina, anche io): mi manda in bestia vedere il lavello pieno di piatti sporchi
- la cosa che più mi manca del lavoro, è mettere le scarpe con i tacchi alti. Ora cammino talmente tanto che mi sono ridotta alle sole scarpe da ginnastica: la disoccupazione ti cambia anche la postura.
3. Formulate un quesito su un qualcosa che vi riguarda di personale e datevi una risposta
Se poteste scegliere una città o un luogo dove trasferirvi, sedutastante e per il resto della vita, senza problemi di soldi, lavoro, o famiglia… quale sarebbe? Le Maldive. E non vi preoccupate se vi sembrano noiose da impazzire e non ci verreste mai a vivere… vuol dire che c’è più posto per me
4. inventate tassativamente una DOMANDONA ironica, assurda e divertente e iniziate proprio voi a rispondere… gli altri lo faranno e aggiungeranno delle nuove ..
LA DOMANDA BALENGA di Gioacchina è “che fine hanno fatto i due LEOCORNI??”
E a lei rispondo in maniera del tutto balenga che: si configura l’atto per cui essendo anche loro ormai disoccupati e inseriti nelle liste delle specie in pericolo di in-distinzione (come l’amico giaguaro smacchiato- chè smacchiato un giaguaro se ne fa un altro e di liocorni è pieno il mondo), i due liocorni son seduti sulla riva del fiume che aspettano. E aspettano. E aspettano.
La mia domanda (posto che potevo chiedervi Laura dov’è, Chi ha ucciso l’uomo ragno o chi ha incastrato roger rabbit, ma avrei insultato la vostra intelligenza perché son tutte cose di pubblico dominio…) è: “ma il coccodrillo..come fa??”
5. infine l’elenco dei B L O G che mi ispirano simpatia, senza limite alcuno (e lo so che siete sempre voi, ma cosa ci posso fare se sono tradizionalista??)
Zucchero glitter e chiccheria
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