L’idea l’hanno lanciata le Youtuber (quelle altezzose creature piene di follower che invidio tanto perché hanno fatto del loro maggiore divertimento un lavoro PRODUTTIVO). Poi l’hanno esportata due delle mie beauty blogger di riferimento (Country Rose, Siamotuttebelle).
E io che sono sempre una creatura invidiosetta e copiona, ovviamente taggo. Taggo che è una bellezza. Perciò: 10 “cose” beauty che non sopportiamo ma che spesso vediamo in giro. O per cui siamo irrimediabilmente, completamente, tragicamente negate.
Solo 10? Devo fare appello a tutta la mia abilità di sintesi e organizzazione… quindi farò 5 cose che odio e 5 di cui non sono capace, che ne dite?
COSE CHE ODIO:
- I cosmetici water proof. Che sopravviveranno sul nostro cadavere anche ad anni dalla nostra morte, anche dopo lo scoppio di una bomba atomica. Perché nulla li toglie, nemmeno l’acido muriatico. Schifezze.
- Lo smalto che si scrosta dopo meno di 24 ore, o quello che ti rovina le unghie alla prima applicazione. E che diamine, ci ho messo così tanto a smettere di rosicarmi le unghie: ci si deve mettere lo smalto mo?
- Il blush o peggio ancora il fard applicato stile bambolina, con la gota colorata come le avessero dato un cazzotto, o si fossero fatte truccare dalla sorellina di 3 anni.
- Il trucco pesante, quello con l’occhio da triglia deprivata del sonno, e piena fino ai capelli. Lo odio. Specie sulla faccia delle ragazzine. È volgare, punto.
- Spalmare chilate di creme. Per il corpo, i piedi, le cuticole, le mani, l’abbronzatura, il dopo abbronzatura. Spalmare la crema invece di rilassarmi mi rende idrofoba. Sarà perché odio la persistente sensazione di impiastriccia mento che rimane dopo, che ti fa lasciare le ditate su ogni superficie (e io odio le ditate sulle superfici… dice il puffo brontolone), o perché nessun effetto benefico è mai stato registrato per nessuna miracolosa crema provata (o quasi), non so dirvi. Ma non chiedetemi mai di spalmarvi la crema al mare.. potrei uccidervi e occultare il vostro cadavere, per aver osato.
COSE DI CUI NON SONO CAPACE: (ma sono piena di buone intenzioni a imparare. Giuro)
- Applicare l’eyeliner liquido. Mi ha sempre spaventata, ma ora che ho trovato il pennarello di Essence a punta fine, che è una pacchia: quello si che si stende con facilità (e viene via con un batuffolo di cotone e un po’ di struccante occhi, semplice semplice) mi sento come una che ha appena vinto il premio Nobel, o qualche altro premio importante. Mi sento un genio.
- Truccare l’occhio con più di 2 sfumature, per arrivare a certe opere d’arte pittorica che neanche Michelangelo o il Caravaggio. Proprio non ci so fare, e dire che di senso estetico e del colore ne ho da vendere. E anche di immaginazione.
- Osare colori diversi da quelli con cui mi trucco normalmente, rigorosamente abbinati al vestiario, e di poca fantasia estetica. Gli abbinamenti azzardati non sono nelle mie corde, per il trucco shock non ho il fegato, e non sarò mai, mai, mai capace di abbinare capi di vestiario (o scarpe, accessori o trucco) blu con neri. Di mettere i calzini a righe colorati mi sono sforzata, ma il blu con il nero, dà diritto alla prigione senza passare dal via. Davvero. Da galera.
- Usare il rossetto. Non riesco a trovare la mia tonalità: i rossi sono fuori discussione, i rosa mi muoiono addosso (E non mi piacciono i residui più o meno mat che seccano le labbra), viola e arancioni sono fuori dalla mia portata.. gli altri colori per me non esistono. I marroni sono da vecchia. Una disperazione. In compenso ho un armadietto pieno di gloss.
- Portare la french manicure senza spezzarla. Non la vado a fare anche perché non oso pensare a quanto piangerei quando me la tolgono, e mi trovo sotto le unghie corrose dal gel. No no, mi tengo le mie, tanto più che certe manicure gel di oggi hanno il look da battona, punto.
E mi permetto di aggiungere anche un paio di punti di cose che odio, in merito al vestiario (visto che trucco e beltà non sono il mio punto forte… e si era capito). Odio:
Quelle con gli specchi di legno in casa, che non si fanno minimamente il problema di uscire:
- con abbinamenti colori improponibili
- vestite con capi dalle stampe impossibili (le peggiori di tutte credevo le animalier, ma quest’anno stanno dando anche con le orrorifiche versioni floreali da divano della nonna… non si possono regarder, veramente)
- vestite con capi dalle taglie improponibili, dai quali straborda di tutto, anche le interiora (perl’amordiddio credete davvero che scoprendo la pelle flaccida o il buco del… reggiseno, avrete meno caldo??)
- Le stampelline: essere magre come chiodi, non significa che vi potete mettere quello che volete tanto state bene con tutto. Dignità, parola sconosciuta.
- Le ragazzine “vorrei ma non posso”, che si vestono come se dovessero andare in passerella, ma sono solo grottesche. Avrete tutta la mezza età per essere grottesche, perché non siete semplicemente delle ragazzine che si godono la loro infanzia e adolescenza, senza voler crescere per forza in fretta??
- Le ultracinquantenni che vogliono fare le ragazzine e si vestono come le figlie: si, ci vorrebbero però anche i superpoteri per nascondere le rughe. Anche sotto tutto quel makeup si vedono lo stesso, sapete? Non è che perché voi vi illudete di non vederle, noi non le vediamo e scompaiono magicamente in un’altra dimensione…
- “Quelle”. Quelle che vanno a fare shopping con “l’uomo” (leggi “uomo di mezza età ricco che paga”) vestite come se stessero andando alla prima della Scala, o pronte per il marciapiede. Gioielli e molto altro in bella mostra, scarpe minimo tacco 15. Te le trovi davanti sul marciapiede affollato o in coda alla cassa con i suoi kili di roba pescata a strascico, e sei finita. Creano un tappo che non finisce più. Ma è il loro lavoro: fermare il traffico, acciochè il quarantene in piena Crisi possa vantarsi della preda conquistata. Con sé stesso, perché metà della popolazione invece gli ride dietro, e l’altra lo maledice.
- Ovviamente, i portatori di scarpe e sandali della vergogna: quest’anno stiamo dando parecchio, fra scarpe stile maschile con la zeppa unica alta 5 cm e più, e sandali di gomma… siamo stati colonizzati dalla Ubermacht e ancora non lo sappiamo??
Lo so, sono stata un po’ cattiva. Ma le offese al buongusto mi urtano sempre, e non so che farci.
E poi sono stata anche magnanima: avrei potuto mettere delle foto a illustrare quest’ultima parte. Ma non ho avuto cuore di googlare.
Mi perdonerete, vero?
Ed ecco chi taggo:
Insane bazaar
Country Rose
siamotuttebelle
Recensioni low cost
Il diavolo veste Zara
zucchero glitter e chiccheria
Followingyourpassion
Zuglichi
Robzylfashionblog
Philosobia
CookieBeauty
Emily
Blueblushing
Thetwinsfashion