I recalled something my father had said once—unlikely yet ordinary events, when combined, will appear extraordinary.
“Broken Symmetry” è uno di quei libri che ho aggiunto in un rush matto e disperatissimo, dopo aver consultato una delle mail che mi arrivano perché sono una host per Dianne del blog Oops! I read a book again, una ragazza simpaticissima e molto alla mano che mi offre sempre occasioni meravigliose e libri eccezionali. E anche in questo caso non ho preso un abbaglio. Il libro è molto interessante…ed incredibilmente strano.
Undici mesi dopo che è scomparso senza lasciare traccia, il padre della sedicenne Blaire Adams viene ritrovato che si aggira intorno al The Scripps Research Institute vomitando sangue e dicendo cose senza senso, il suo solo avere è un diario di pelle rovinato riempito di una lingua sconosciuta. E ha un messaggio per lei. Mentre muore tra le sue braccia dichiara di non essere mai svanito. Lei è svanita. Nella vicina zona militare in quarantena, gli scienziati sono chiamati da tutto il mondo per studiare una striscia di DNA precedentemente sconosciuta. Scienziati … e soldati.
Quando l’autopsia del padre rivela un raro disordine cromosomico – un disordine che lei ha ereditato – Blaire inizia a sospettare che le ultime parole del padre non siano state indotte dall’amnesia. Come suo padre, lei ha un set addizionale di istruzioni nel suo genoma – istruzioni per cosa i dottori non sono in grado di dirlo. Solo una cosa è certa: è quello che lo ha ucciso… e ucciderà anche lei. Ma ora è cacciata dall’antico incubo profetico dei Yellojacket . un giovane omicisa, gli occhi neri come il carbone, che induce le sue vittime al suicidio senza neanche far loro visita. L’unico indizio che ha del suo lavoro è la sensazione di déjà vu. Quello e l’inquietante sospetto che tutto quello che conosce è un miraggio. È certa di due cose – anche se potrebbe confidare nel lato sbagliato del buono e del cattivo, lui ha tutte le risposte di cui ha bisogno. E vuole reclutarla.
Chi mi segue da tempo conosce la mia insana passione per gli universi paralleli (la mia tesina per la maturità era proprio sugli universi paralleli visti sia attraverso la scienza che attraverso la letteratura potete ben capire il mio livello di ossessione) e per la meccanica quantistica (l’ho dimostrato anche durante il Read Along di Obsidian) quindi quando ho effettivamente capito di quello che trattava “Broken Symmetry” ho iniziato a saltellare come una deficiente pensando che questo è proprio il mio genere di libro. Dan Rix mi ha conquistato dopo qualche capitolo e mi sono resa conto che ha creato un personaggio femminile abbastanza convincente, capace di impressionare il lettore. È proprio Blaire che racconta la storia in prima persona, una ragazza forte e determinata a scovare la verità su quello che è successo al padre, scomparso in una notte senza lasciare nessuna traccia e ricomparso dopo quasi un anno incoerente e malmesso. Blaire è capace di mettersi nei guai anche se ha tante buone intenzioni ed in qualche modo finisce sempre per avere la meglio. Ingenua e impulsiva, a volte un po’ incosciente è estremamente curiosa e finisce per creare più problemi di quelli che avrebbe altrimenti. Una ragazzina di sedici anni emancipata, lasciata sola al mondo a cercare di fronteggiare una situazione che è molto più grande di lei e che la destabilizza in modo impressionante. Eppure, in qualche modo, riesce ad andare avanti, non si scoraggia e lotta per tirare fuori tutte le risposte. E poi arriva Damian, perché infondo senza un sexy ragazzo che sconvolge gli equilibri non ci sarebbe storia, o meglio ci sarebbe ma non sarebbe la stessa cosa. Abbiamo una chimica mostruosa, uno che sta sempre sulle sue e che non perde occasione per tirare fuori una battuta sarcastica. Con la giacca di pelle gialla (o.o questa la mia faccia) gli occhi scurissimi, il ghigno impertinente di chi si considera un esperto in qualunque campo, Damian è il classico ragazzo che passeresti la maggior parte del tempo a prendere a schiaffi e l’altra parte a saltargli addosso per baciarlo, ma in qualche modo assurdo tra i due si crea una connessione, dovuta forse, anche ai pericoli che insieme devono affrontare. Perché certo rompere la simmetria e attraversare la porta di un mondo che non è il tuo e correre il rischio di non poter tornare, con il terrore di perdere tutto e di compiere un passo sbagliato e pericoli per la propria vita che si possono solo immaginare. Ma Blaire è motivata, motivata a trovare risposte sulla scomparsa del padre. E mentre il suo tirocinio all’azienda di Charles diventa quanto di più assurdo si possa immaginare, Blaire scopre la sua vera natura, la verità sul suo disordine genetico e soprattutto Damian le spiega:
“That’s why we crossover . . . it’s in our genetics. We’re constantly searching for what’s real.”
È nei loro geni e sentono la costante esigenza di cercare cosa è REALE. Una parola fondamentale nel mondo che Blaire si ritrova a vivere, un’esigenza e un bisogno impellente, perché quando la simmetria si rompe ecco ne succedono di cose strane.
Non ci sono tantissimi personaggi perché la vicenda ruota principalmente intorno a Blaire che scopre come funziona la sua capacità e quello che succede tra le mura della stanza A e della stanza B mentre intorno a lei si disegna un mondo strano, in cui Damian la conduce ogni volta.
L’ambientazione è quella del Nord California, mentre Blaire finisce il suo junior year e si ritrova al centro di una faccenda più grande di lei, che di certo non si immaginava quando ha iniziato a cercare la verità.
Una piccola menzione va alla copertina che io trovo favolosa e di cui mi sono innamorata immediatamente, uno dei motivi per cui ho deciso di partecipare a questo blog tour. E da brava cover lover non mi sarei aspettata niente di diverso! XD
Il particolare da non dimenticare? Un bottone rosso…
Uno sci-fi young adult favoloso, uscito il 28 luglio di quest’anno per Burning Ember Press, che mi ha conquistato con la base scientifica che nasconde, la romance ingarbugliata che ispira e la tensione e l’azione che coinvolge Blaire e Damian, in una folle ricerca che li porterà di fronte a pericoli e scoperte allucinanti.
Buona lettura guys!
Ringrazio immensamente Dianne di Oops! I read a book again per avermi permesso di partecipare a questo Blog Tour e leggere il libro. Grazie.
Dove trovare “Broken Symmetry”:
Volete sapere qualcosa su Dan Rix?
Vive a Santa Barbare, in California con la sua fidanzata, la scrittrice di romance paranormale Laura Thalassa. Ha iniziato a scrivere il suo primo romanzo al college, mentre procrastinava il suo studio di architettura.
Dove trovarlo:
E ora un piccolo except dal libro!
Tre…
Due…
Uno…
Damian squealed to a stop in the alley behind ISDI, and we brooded in silence while the garage door swung open with an electric hum. The cops were still far behind us, their sirens a distant wail. I needed air.
I yanked the handle and clambered out, slamming the door behind me. I heard the driver’s side open and shut, and a moment later, Damian grabbed my wrist.
“Let go of me.” I tugged my hand free and stormed away from him, toward the street. Behind me, he got back in, and the Mustang revved up. Tires squealed, and the car roared past me and skidded sideways, blocking my exit out of the alley. The vehicle’s turbulence whipped my hair across my face and where it passed two yellow streaks lingered in my retinas.
Damian stepped out and leaned against his car, arms crossed, directly in my path.
I stopped right in front of him. “Move.”
He pointed over my shoulder. “Source is that way.”
“I’m staying down here. Where you aren’t.”
The whine of sirens approached our block. He raised an eyebrow. “Do I have to drag you back?”
“Or you stay and I’ll go back. Isn’t that what you always wanted? Even better than death.” I spun and marched back toward the garage.
He grabbed my elbow and whipped me around. “Not yet.” He pushed off the car and closed the gap between us, inch by inch, until our bodies touched. I kept my eyes locked on his, but up close his scent invaded my mind, drugged me.
“If I was a reflection, would you have shot me in the head like that—without even flinching?” I asked.
“I know you’re not okay with the killing,” he said.
“Damian, I’m not okay with what you’re doing to yourself.”
“I know.”
“And what you said to me,” I whispered. “Say you’re sorry.”
“I’m not sorry for trying to protect you,” he said, his palms enfolding my waist. His eyes held me captive, blacker than the midnight above him. “I’m sorry for what I’m about to do.” The heat of his breath brushed my lips, made my heart quiver, and I felt my own hands instinctively tracing up the side of his torso, clasping his back. “Oh, and Blaire, this is the real me.” And he kissed me.