Sono qui oggi per presentarvi la terza tappa del Blog Tour di Infinito il terzo volume de “La Trilogia di Lilac” di Alessia Esse e credetemi quando vi dico che per me si tratta di un onore di inestimabile valore. Sono molto affezionata a questa trilogia. Ho fatto il tifo per Lilac dal primo momento in cui ho saputo della sua esistenza e per me, Alessia, è una scrittrice eccezionale. Tante volte mi sono chiesta come mi sarei sentita ad arrivare alla fine… e non ho parole. Sono emozionalmente instabile, ho trascorso gran parte del tempo ad urlare “No! No, non è possibile, no!” come ho twittato stamattina. Sono sconvolta. E incredula, e convinta che la scrittrice campana sia un genio.
Ora vi lascio subito con le altre tappe del blog tour, Denise ha già postato il prologo di Infinito e Veronica invece la playlist. Alessia ha consigliato di ascoltare la playlist SOLO dopo la lettura del libro.
3 Ottobre - Reading is Believing
6 Ottobre - She was in Wonderland
8 Ottobre - Please Another Book
10 Ottobre - Libri & Popcorn
13 Ottobre - Coffee & Books
15 Ottobre - Libri da Favola
17 Ottobre - Il Profumo dei Libri
Libri da favola ha anche organizzato un “Gruppo di Lettura” in cui Alessia partecipa attivamente… vi consiglio di dargli un’occhiata!
La mia tappa??? La mia tappa miei carissimi prevede un ESTRATTO da Infinito… yep avete letto bene… eccolo per voi!
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Dal capitolo 2:
La mia domanda viene interrotta dai passi di una donna che si avvicina. E’ alta e snella, con lunghi capelli verdi fermati in una coda alta. La frangia bianca, in contrasto con i capelli, copre interamente la fronte. La donna indossa un vestito turchese, la cui gonna aderente fascia i fianchi tondi. Fra le mani ha un tablet.
Finora non avevo mai visto la ministra della Scienza dal vivo.
“Polluce,” dice Vega G alla nuova arrivata. “Eccoti.”
Il viso della ministra è curato e perfetto come quello di una donna che si è sottoposta più volte alla chirurgia estetica, ma i suoi occhi – grigi e piccoli – mostrano una donna matura, probabilmente della stessa età di Vega G. E, quindi, di mia nonna.
Chi era, Polluce, nel gruppo fondato da Giovanna, Unite Per Sirio? Che ruolo ha avuto nella diffusione del virus? Lei e mia nonna erano amiche?
“Stavo controllando i risultati dei test effettuati un’ora fa,” dice la ministra, riportandomi al presente. Il suo italiano è perfetto. “Ho sentito la tua voce, cara, e ho pensato di unirmi a voi.”
“Ti presento Elia e Lilac,” dice Vega G, spostandosi di un passo per lasciarci l’opportunità di stringere la mano alla donna.
“Buongiorno, ministra,” dico, con tutta la riverenza che riesco a fingere.
“Buongiorno.” Fa una pausa, prima di sorridere ad Elia. “Benvenuto al Centro Helios,” dice mentre stringe la sua mano.
Polluce solleva il tablet, prima di voltarsi verso i letti. “Immagino siate qui per conoscere le condizioni dei nostri nuovi ospiti.”
“Elia e Lilac avranno accesso a ogni informazione a cui io ho accesso,” dice Vega G. “Diagnosi, cura, prognosi e progressi di ogni singolo uomo proveniente dalla vecchia capitale.”
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E ora… siete pronti per la mia review???
“Ho imparato che per vedere bene è necessario tutto” dico ripensando alla domanda che mi fece nel suo salotto. “Gli occhi, il cuore, a volte anche il mirino di un fucile. Credo sia questo il senso della vita. Per vedere bene, per capire, sono queste le cose necessarie: la mia mente e il mio cuore”.
“Infinito” è il volume conclusivo della trilogia distopica di Alessia Esse e quella che mi appresto a scrivere è sicuramente una delle recensioni più difficili che abbia mai iniziato. Sono scossa, con le lacrime e felice, perché Alessia ancora una volta non mi ha deluso. Questo libro è terribilmente bello e crudelmente perfetto. E non cambierei una virgola.
Lilac Zinna e Margot Riford hanno una missione: smantellare il governo di Vega G. Le ragazze hanno un piano: Lilac distruggerà l’USP dall’interno, fingendosi alleata della Presidentessa, mentre Margot raggiungerà la Francia per raccontare alle donne la verità sulla Sindrome. Il piano è difficile, ma Lilac e Margot hanno degli alleati: Lilac ha Elia al suo fianco, e Margot non sarà sola quando partirà da Pontenero per tornare a Malorai.
Ciò che le due non hanno messo in conto, però, è che nel mondo creato da Vega G le sorprese sono sempre dietro l’angolo, assieme a nuove verità che, nell’ultimo libro de La Trilogia di Lilac, stravolgeranno e - in alcuni casi - distruggeranno la vita dei protagonisti.
Insieme, Lilac e Margot lotteranno per impedire che il peggio accada; per evitare che la Presidentessa porti a termine il suo vero progetto.
All’inizio tutto era PERFETTO, poi il SEGRETO è venuto a galla e alla fine ci si immerge nell’INFINITO, nell’alfa e nell’omega di un mondo sapientemente costruito. In wordbuilding è eccezionale, tutte le domande trovano risposta e non ci viene negato niente. Non abbiamo di fronte a noi un libro semplice, è un libro oscuro, in cui tutti i personaggi pagano lo scotto di SCELTE, scelte che tutti compiono dall’inizio della Sindrome, al Periodo Oscuro all’inevitabilità di una tirannia. Sono Lilac e Baguette che si alternano nella narrazione, sempre rigorosamente in prima persona e al presente, quel presente che scalpita e che deve fare i conti con un passato che non è morto, ma che quasi risorge dalle sue ceneri. Entrambe le ragazze compiono un viaggio, che consente loro di evolversi e di prepararsi per lo scontro finale. Lilac non è più la ragazzina spaventata del primo volume e se già nel secondo aveva preso coscienza, qui si riveste del cappotto che costruisce il suo amore e lo culla, lo protegge e lotta. Lilac è rigorosa, diligente, un’idealista, forse, ma capace di dare una seconda, una terza e una quarta possibilità. Non si sfugge al dolore, colpisce e colpisce forte, ma è la capacità di perdono che stupisce e rincuora.
Baguette resterà il mio personaggio preferito, molto più di Lilac, forse perché mi sento affine a lei, perché ha lo spirito della ribelle e il cuore d’oro di un’amica preziosa, perché si ribella, perché è una dura. Certi suoi infervorati discorsi, certi suoi modi di fare rimarranno nel mio cuore sempre.
“E tu sei già una donna forte e decisa, Baguette. Non avere alcun dubbio a tal proposito.”
È Baguette in fondo quella che non crolla, è lei che tiene uniti i pezzi di una storia che rischia di naufragare. Ed è meraviglioso leggere di lei, dei suoi progressi, del suo amore.
“Elia è una quercia, e le querce non si piegano mai.” E non c’è una definizione migliore per lui, non nel mio immaginario. Elia è lo scheletro su cui si basa tutto, e non per come è venuto al mondo ma per quello che è, per quel moto che lo spinge a combattere e a ribellarsi, che lo fa essere speciale e insostituibile… e perché #Eliaquasinudo fa più di un’apparizione.
E come dimenticare Rita? È una di quelle donne sagge, di quelle donne che non si lasciano intimorire, che sanno, che non dimenticano, che hanno il potere di comandare anche senza dire una parola. E ritroviamo tutti, Francesca Zinna e il Capitano Strada, Irene e Wilson, Eloisa e Thomas e tra vecchie conoscenze e nuove apparizioni, Polluce e Sofia, troviamo un corollario di comprimari che lottano, perché la vita è anche lotta, e come afferma Vega G. “Se fosse umana, la Storia indosserebbe sempre un vestito rosso, come il sangue degli uomini e delle donne morti in nome di ricchezza, potere, indipendenza, diritti.”
Ed è questa una delle cose che più ho apprezzato di tutta la Trilogia di Lilac, si tratta di una storia di libertà e fiducia, di lotta e ribellione. Non c’è solo sangue e massacro, c’è anche speranza, ci sono le strette di mano e gli abbracci, c’è tutto un mondo che non nega la sua voglia di girare per le strade senza filo spinato.
L’ambientazione è ricca e varia e vediamo posti che non abbiamo mai visto. Alessia non si perde in inutili descrizioni, tutto ciò che ci mostra e dipinge con le sue parole resta ancorato per costruire un’immagine ricca e indimenticabile. È essenziale, ma per questo non incompleto. Leggere ha la magia della ricostruzione e le lacrime della sofferenza dei ricordi.
Il particolare da non dimenticare? Un pezzo di pizza.
“Infinito” è IL LIBRO, quello che non vuoi che finisca, quello che conclude una storia per aprire un mondo di possibilità. È una storia d’umanità, di scelte, di vita. Perché la vita è una strada e va percorsa fino alla fine. Questo è un libro che respira vita propria, su cui rifletti a lungo, perché rivela verità scomode e difficili. È un racconto che non lascia spazi a dubbi e incertezze, perché bisogna scendere in campo. È un WTF continuo, una costruzione arzigogolata, un cammino difficile, un cumulo di misteri che escono fuori dalle pagine senza che il lettore se ne renda conto. Indimenticabile!
Buona lettura guys!
La Serie “La Trilogia di Lilac”:
- Perfetto (recensione + intervista)
- L’ultima voce
- Segreto
- F.R. 983
- Infinito
- Petali di Rosa