Riflessioni libere post-sisma
Maria Livia Brunelli. La città delle grandi mostre di Palazzo dei Diamanti, delle nebbie ammaliatrici de “Il Giardino dei Finzi Contini”, dei suggestivi scorci rinascimentali immortalati da Michelangelo Antonioni. Nonostante l’attrattività di Ferrara sia indiscussa, la città ha faticato a risollevarsi dopo il terremoto, ma ora i segnali di recupero sono buoni. A risentirne di più nei mesi di giugno e luglio è stato il commercio: i negozianti hanno lamentano cali del 50% nelle casse. Mancavano i turisti e, per una città che vive delle sue opere d’arte e dell’indotto che ne deriva, è stato un periodo drammatico. Per risollevarne il look e far dimenticare le immagini dei crolli che hanno fatto il giro del mondo, la Confcommercio locale ha pensato di chiamare a Ferrara i più seguiti blogger europei per far visitare loro la città e constatarne il recupero: i loro tweet e i loro post, che sottolineano il fascino dei ritmi lenti e incantati della città, percorsa da centinaia di biciclette, sono diventati il più rapido ed efficace grido della voglia di rinascita di Ferrara.
Una rete di soccorso congiunta tra Ministero e Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, ha poi dato vita di recente a un progetto internazionale per il rilancio turistico del cosiddetto “Quadrilatero Unesco”, che coinvolge Bologna, Modena, Ferrara, Mantova e il Delta del Po. Il finanziamento (330mila euro stanziati dal Ministero e altri 150mila dalle tre Regioni) mira ad attirare, con pacchetti turistici promozionali, i mercati di Gran Bretagna, Germania e Russia, senza tralasciare il mercato interno.
Anche Modena si sta riprendendo a piccoli passi, ma con tanta grinta nel tipico stile emiliano. Il Festival Filosofia ha riempito la città di fermento: in una solo giornata hanno inaugurato ben ventidue esposizioni, e al terremoto è dedicata una mostra, L’immanenza del terremoto. Un viaggio in Emilia tra le cose perdute, di Giovanni Chiaramonte.
Il mondo dell’arte ha dato un importante segnale di solidarietà attraverso Bid for Build, l’asta benefica a favore della ricostruzione in Emilia-Romagna promossa da Galleria civica di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena-Fondazione Fotografia in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni storici artistici ed etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia.
In occasione dell’ottava edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, il 6 ottobre saranno messe all’asta un nutrito numero di opere d’arte per finanziare la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto. L’evento, che segue quello del 27 giugno scorso, in occasione del quale sono stati raccolti 115 mila euro, si avvale come il precedente della preziosa collaborazione della Casa d’Aste Sotheby’s. Saranno battute all’asta opere donate da artisti e collezionisti, per la maggior parte opere su carta di maestri italiani del ventesimo secolo (paesaggi, nature morte, autoritratti, bozzetti di scena e studi architettonici). Il ricavato sarà interamente destinato alla ricostruzione di quelle strutture – scuole, biblioteche, circoli o centri di aggregazione – che operano nell’ambito della cultura e della didattica.