Plasmato da Marco Grande Arbitro
E' possibile trasporre un gioco di miniature in un gioco di carte?
Ma sopratutto è possibile mantenere la stessa adrenalina che ti può dare un gioco di fantasy football? La risposta è ovviamente SI!
Altrimenti non perderei tempo a parlarvi di " Blood Bowl: Team Manager"!
è il gioco di miniature che preferisco in assoluto, nonostante la Games Workshop lo stia pian piano abbandonando. Due anni fa ho avuto l'occasione di poter partecipare alla Colosseum Cup 2012: uno dei più grandi eventi italiani del gioco. In quel torneo ho imparato davvero molte cose del gioco, posso dire di aver concretamente imparato a giocare. Quel giorno vidi un ragazzo che comprò dallo store il gioco di carte di Blood Bowl, ovvero " Blood Bowl: Team Manager". Il venditore gli disse queste parole: "Hai fatto bene a comprarlo, perchè è divertente quanto il gioco originale!".
Dinanzi questa scena rimasi scettico, non credetti assolutamente a quelle parole. Pensai che Blood Bowl fosse un gioco a senso unico: giocatore contro giocatore, come era possibile riproporre le stesse emozioni su carte, per giunta con la possibilità di giocare in multiplayer a quattro giocatori? Scettico tornai a giocare. Solo qualche tempo dopo mi venne la curiosità di provarlo. Per fortuna loscorso mese il nostro collega di giochi Sbeng è riuscito a procurarsi una copia del gioco.
Siamo partiti con il piede giusto. Durante le spiegazioni del gioco mi veniva da dire: " Tutto qui? E' così semplice?". Non scherzo: sono state le prime regole che ho capito di primo impatto. Per la semplicità le paragono a quelle di Dominion.
La scatola base di "Blood Bowl: Team Manager" contiene ben 6 squadre provenienti dal gioco originale: le Guardie del Reikland ( Umani), gli Imbronciati ( Nani), i Vendicatori di Athelorn ( Elfi Silvani), le Schegge di Skarogna ( Skaven), i Cavaocchi ( Orchi) e le Stelle del Caos ( Caos).
Lo scopo del gioco è quello di sconfiggere i propri avversari guadagnando più tifosi a fine della stagione. Il giocatore dovrà infatti interpretare il manager della propria squadra, prendendo decisioni che la porteranno alla vittoria o alla sconfitta di ogni singola partita.
"Blood Bowl: Team Manager" ha qualche tematica di deck building (ovvero di costruzione mazzo), ma si basa in particolare sulla Gestione di una Mano di Carte, su Giocatori con Poteri Variabili e su Controllo del "Territorio". Il gioco classico si divide in cinque round, che rappresentano ciascuno cinque giornate di campionato. Ogni round è suddiviso a sua volta in una:
- Fase Gestionale: dove vengono riattivare le carte della giornata successiva, si pescano giocatori e si preparano le Azioni Salienti;
- Fase dei Confronti: il vivo del round, dove si giocano i Miglioramenti di Squadra o i Miglioramenti di Staff;
- Fase Segnapunti: qui si determinato i vincitori degli scontri e si riscuotono le vincite.
Nella Quinta Giornata si disputa la Coppa Blood Bowl, il torneo più prestigioso dell'intero giorno.
Come maneger bisogna saper puntare sulla partita giusta, saper scegliere il giocatore più adatto e soprattutto su che potenziamento o all-star pescare.
La cosa che mi ha lasciato più stupito la trasposizione del gioco. I dadi utilizzati negli scontri ricordano molto quelli utilizzati negli scontri di blocco del gioco di miniature. Stesso discorso vale per le abilità, a suo modo rivediamo regole come: placcaggio, blitz, scarica, passare, lanciare e così via dicendo. E' presente perfino quel "pizzico" di fortuna che caratterizza Blood Bowl. Non fraintendiamoci, quando gioco a Blood Bowl devi tenere in mente una determinata regola tacita: più volte lancerai i dadi e più volte avrai la possibilità di sbagliare. Nel gioco di miniature si tende a fare molto gioco di palla, facendo solo i tiri di dado dove c'è un 10% di possibilità di errore. Logicamente se avete un'alta agilità il discorso cambia, ma è meglio non abusare del dado. Anche in questa versione cartacea c'è la possibilità di giocare un gioco che punta sulla fortuna... Potrà andarvi benissimo, oppure potrete perdere trovandovi dei giocatori espulsi: insomma, a vostro rischio e pericolo!
Questo post può concludersi qui. Consiglio a tutti di provare "Blood Bowl: Team Manager" per il suo impatto immediato: è un gioco dove bisogna fare punti, fare a botte con gli avversari e saper gestire tutta la squadra. Si può chiedere altro? Vi avviso che non dovete per nulla considerarlo come un filler, ma come un vero e proprio gioco da tavolo competitivo che vi farà passare in allegria la vostra serata di gioco. C'è da aggiungere che il tempo è davvero ben calibrato: alcune partite dureranno anche trenta minuti. Il fattore tempo non è mai da sottovalutare in un gruppo di gioco! Quindi non perdiamo tempo e corriamo a giocare a "Blood Bowl: Team Manager": alla prossima cari lettori!