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Bob Dylan for ever young

Creato il 10 marzo 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Il menestrello che ha guidato il movimento di protesta americano,dylan3 dylan1colui che ha fatto sognare la libertà a generazioni di giovani contestatori degli anni 60, il leader dei movimenti pacifisti, dei sit in, delle proteste ambientaliste e della difesa dei diritti civili, l’artista che più di ogni altro ha sfidato le convenzioni della musica pop privilegiando la politica, la filosofia e la letteratura, lui un mito, il premio Pulitzer 2008 è a Milano, a Palazzo Reale,  questa volta in veste di artista visivo per presentare alcune delle sue tele. A latere anche un rassegna cinematografica a lui dedicata.

La collezione comprende le opere più recenti, fra il 2008 e il 2011, dove i soggetti raccontano uno spaccato delle strade e dei quartieri malfamati di una New Orleans degli anni 50, così come Toulouse Lautrec fece con Pigalle ed il Moulin Rouge a Parigi nel XIX°secolo.

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L’atmosfera è la stessa, cortigiane, alcolisti, giocatori, sesso e malavita, corpi seminudi, volti segnati da pennellate scure e colori dai toni “bruni” quasi a sottolineare la penombra

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che fa da sfondo al male dove l’unica nota luminosa è quella della pelle.

23 tele, alcune copiate da scatti fotografici, dai tratti non ben definiti, imperfetti così come Dylan faceva quando incideva, “buona la prima” come Mina, perchè i miti non hanno bisogno di ripetere, questo è il lato bello del talento. A Dylan non interessa la critica, vuole solo piacere alla gente, al pubblico e vivere con loro le stesse emozioni. Per questo la mostra è gratuita, aperta a tutti.

Nel 66 Dylan scopre il suo talento di pittore dopo un incidente che lo costringe a letto, come successe a Frida Khalo la famosa pittrice messicana, ed inizia ad usare e dosare i colori. Una passione che non ha mai trascurato, anche durante i suoi tours,

Molti i riconoscimenti, dalla scuderia di artisti di Gagosian, alla sua prima collezione di bozzetti e disegni, che fu esposta tra America, Europa ed Asia tra il 1989 e il 1992, successivamente pubblicata in un libro e arricchita di acquarelli per una mostra in germania nel 2007, per concludere con una personale alla National Gallery di Copenaghen nel 2010.

A milano Bob si presenta con il suo Panama bianco, bastone e chiodo di pelle nera, 70 anni compiuti, grinta da vendere, lo stesso cuore ribelle di sempre e giovane piu’ che mai.

Una chiave di lettura nuova per colui che ci ha regalato canzoni come, forever young, like a rollin stone, blowin in the wind, knockin’on heaven’s door, the times they are a changing.. giudicati i suoi pezzi più belli.

Sarebbe bello dedicare una serata a Dylan, non so se è il genere di Michele Scolari e Luca Ferrari ma e’ un’idea da non trascurare.

L’evento espositivo sarà accompagnato da una rassegna cinematografica dedicata a Bob Dylan, organizzata da Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, Moda, Design del Comune di Milano, che si svolgerà dall’1 al 3 marzo 2013 presso la Sala Alda Merini – Spazio Oberdan della Provincia di Milano.

Sei i titoli in programma, fra lungometraggi e documentari: il classico Rinaldo e Clara (1978), diretto dallo stesso Dylan, in cui la musica si intreccia con interviste e divagazioni filosofico-esistenziali; il bellissimo Io non sono qui (T. Haynes, 2007), vincitore alla Mostra del Cinema di Venezia 2007 del Premio speciale della giuria e della coppa Volpi per la miglior attrice a Kate Blanchett, che intrepretò lo stesso Dylan in modo stupefacente con un eccezionale lavoro sui gesti, le movenze e la voce dell’artista; il grande ritratto di Scorsese No Direction Home: Bob Dylan (2005), con inediti materiali di repertorio e interviste realizzate per il film; poi Pat Garrett e Billy the Kid (1973), certo uno degli western crepuscolari più belli di sempre, firmato dal maestro Sam Peckinpah e ricordato anche per la celeberrima canzone “Knockin’ on Heaven’s Door”; il documentario di Alan Pennebaker Dont Look Back (1967), il primo dedicato ad un artista del folk-rock e selezionato nel 1998 per la preservazione da parte del National Film Registry della Library of Congress statunitense come opera significativa sotto l’aspetto culturale, storico ed estetico.

L’ultimo titolo della rassegna è un’opera tutta da scoprire, mai distribuita in sala in Italia. Si tratta di Masked and Anonymous, realizzato nel 2003 da un regista di grande talento come Larry Clarke, con Bob Dylan nei ruoli di sceneggiatore e interprete protagonista e con uno stuolo davvero significativo di grandi attori: da Jeff Bridges, John Goodman e Jessica Lange, a Penelope Cruz, Luke Wilson, Angela Bassett, Ed Harris, Val Kilmer.

Mostra Bob Dylan a Milano e Rassegna cinematografica a Milano 2013

 

LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA

?Io non sono qui

R: Todd Haynes. I: Christian Bale, Cate Blanchett, Richard Gere. (USA, 2007, 135′)
Seguendo le storie di sei personaggi ripercorriamo alcuni aspetti della vita di Bob Dylan, tra proteste giovanili, poesia e tanta musica.

No Direction Home: Bob Dylan
R: Martin Scorsese. I: Bob Dylan, Joan Baez, Allen Ginsberg. (USA, 2005, 208′)
Un documentario che ripercorre, in un appassionante viaggio, la vita di Bob Dylan, dalle origini del mito ad oggi.

Pat Garrett e Billy The Kid
R: Sam Peckinpah. I: James Coburn, Kris Kristofferson, Bob Dylan. (USA, 1973, col., 122′)
Siamo nel New Mexico nel 1880 e uno spietato latifondista manda i due pistoleri Pat Garrett e Billy The Kid a ‘sistemare’ i rivali. Ma i tempi cambiano e, dopo l’accordo con le autorità, Garrett accetta di diventare sceriffo e uccidere il vecchio collega.

Dont Look Back
R: Don Alan Pennebaker. I: Bob Dylan, Albert Grossman, Joan Baez. (USA, 1967, b/n, 96′)
Documentario musicale che racconta, attraverso una serie di episodi, la tournee di Bob Dylan nel Regno Unito del 1965.

Masked and Anonymous
R: Larry Charles. I: Bob Dylan, Jeff Bridges, Penelope Cruz. (USA, Gran Bretagna, 2003, 112′)
In uno stato americano del futuro, la cui dittatura sta per essere eliminata da una prossima rivoluzione, si organizza un concerto di beneficenza del leggendario cantante Jake Fate, appena uscito di prigione.

Rinaldo e Clara
R: Bob Dylan. I: Bob Dylan, Joan Baez, Sarah Dylan. (USA, 1978, col.)
Documentario sulla tournée poetico-musicale The Rolling Thunder Review del 1975, è un poema audio-visivo sul proprio mito.


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