“Grande rammarico e perplessità per le parole del segretario generale dell’Onu”. Il ministro degli Esteri Emma Bonino è intervenuta per una informativa urgente nell’aula del Senato e ha commentato così le affermazioni di Ban Ki-moon, che ha definito una questione “bilaterale” il contenzioso tra Italia e India riguardo ai marò Girone e La Torre. “Oggi – ha detto Bonino – abbiamo l’appoggio dell’Unione europea e della Nato, non è più un rapporto confinato a dispute bilaterali, c’è in gioco l’applicazione dei principi di fondo dello stato di diritto”. Nel colloquio avuto ieri sera, Ban ki-moon “ha assicurato comprensione e una sua successiva azione nei confronti delle autorità indiane” ha aggiunto il ministro, sottolineando che il governo continuerà a lavorare con l’obiettivo di “riportare in Italia con dignità” Latorre e Girone.
A esprimere disappunto e indignazione per le parole del segretario generale dell’Onu è stata tutta l’Aula. “Ieri Ban ki-moon ci ha preso in giro”, ha accusato Pierferdinando Casini, presidente della commissione Esteri, che ha annunciato, quando tutto sarà risolto, una commissione parlamentare di inchiesta perché “ci sono state troppe inadeguatezze, contraddizioni, sottovalutazioni”. Il Pd ha confermato l’impegno nel decreto sulle missioni internazionali che sta per arrivare in Aula, anche se Nicola La Torre, presidente della commissione Difesa, ha lanciato un avvertimento: “Se il problema non sarà risolto, nel decreto chiederemo un drastico taglio nella parte relativa alle missioni anti pirateria”. Le opposizioni – tranne la Lega – hanno rinnovato la stima nei confronti del ministro Bonino, ma hanno criticato la politica internazionale del governo. Maurizio Gasparri di Forza Italia ha apprezzato l’immediato intervento in Aula del ministro, anche se, ha spiegato, avrebbe dovuto essere “più incisiva”.
Marco Cecchini