Fuori di seno o, per essere piu’ pragmatici, fuori il seno. Almeno sul web, se si e’ restie a farlo davanti al proprio medico. Boobstagram, ovvero quando la prevenzione e’ importante e pure sexy. Nessun gruppo di allupati o di maniaci fra gli ideatori.
Si tratta, molto piu’ prosaicamente, di un sito francese, creato da tal Julien GLT e sviluppato insieme al sociologo Lionel Pourtau, che raccoglie le foto di décolleté di donne che indossano reggiseno e push-up di ogni forma, misura e colore. Nessuna nudita’, niente di volgare o di peccaminoso, solo immagini innocenti, talvolta sensuali ed un tantino maliziose.
“Mostrare il seno sul web va bene, ma mostrarlo al proprio medico è meglio”. Questo e’ il motto del sito che in poco tempo ha raccolto gia’ oltre 24.000 scatti e che si pone come mission quella di sollecitare la consapevolezza del rischio di sviluppare un cancro alla mammella e promuoverne la prevenzione. La fantasiosa idea sfrutta la falsariga della ormai famosa “Instagram”, l’applicazione di condivisione foto che permette agli utenti di social network di scattare istantanee applicando particolari effetti.
Fotografare il seno, dunque, e metterlo online contro il tumore al seno. Provocazione o reale iniziativa a scopo informativo? Comunque sia, si registra il boom di primi piani di boobs (tette), mentre i “mi piace” della correlata pagina di Facebook son gia’ in vista di quota 15.000.
In Italia, questo e’ sicuro, la prevenzione va stimolata. In base a dati ufficiali l’incidenza del tumore fra le giovani e’ in continuo aumento, mentre appena il 18% delle donne controlla lo stato di salute del seno con una mammografia, esame in grado di diagnosticare precocemente i casi di cancro al seno.
Forse e’ davvero il caso di prestare un po’ di attenzione al proprio seno e se, con una vena di autoironia, farla prestare intanto agli altri puo’ costituire un buon viatico, perche’ non provarci?
Mettere il proprio seno in piazza o, meglio, in rete e’ davvero semplice: bastare inviare la foto via e-mail a Boobstagram.
Fuori il seno, please. In mostra non come oggetto del desiderio, ma come bersaglio del tumore da prevenire e da sconfiggere.
Francesco Rella @Fallo Sapere