Oggi sono qui per parlarvi di un libro che è da diverso tempo che mi ritrovo tra i piedi già da un po’ di tempo, in varie occasioni e da più punti di vista per cui mi sono detta che era arrivato il momento di parlarne anche sul mio blog. L’ho richiesto su Netgalley, quindi probabilmente, spero, presto lo leggerò e recensirò… intanto possiamo vedere di che parla. Il libro in questione è “The Forgotten Ones” di Laura Howard, un fantasy molto interessante, primo libro della “The Danaan Trilogy” uscito lo scorso aprile per Amazon Digital Services.
Di cosa parla?
Il piano di Allison O’Malley è quello di andare a fare il dottorato così da trovare un buon lavoro e prendersi cura della madre schizzofrenica. Si è chiusa da qualunque altra cosa, inclusa la sua relazione con Ethan di cui è sempre stata innamorata da quanto può ricordare.
Quello che non era proprio nei piani era il ritorno del padre, da lungo tempo lontano, che dice di poter portare indietro la madre dall’oscuro posto in cui è andata la sua mente. Allison non si fida del padre, ma perché dovrebbe credere alle sue storie su un popolo irlandese da lungo tempo dimenticato, i Tuatha de Danaan? Ma la verità ha un modo tutto suo di rivelarsi. I segreti alla fine vengono a galla. E Allison deve imparare a mettere da parte il suo piano e lavorare con il padre per avere una piccola chance di salvare la sanità mentale della madre.
Ammetto che io non sono tanto per i fantasy, preferisco molto di più gli sci-fi, la scienza, la tecnologia, piuttosto che strani popoli e leggende, ma solitamente ho imparato a fidarmi del mio istinto che mi porta sempre da volumi stupendi. E poi la copertina mi ha intrigato immediatamente, e come faccio io, co-fondatrice del Cover Lovers, ha rinunciare ad un libro di cui mi sono innamorata della cover???
Ecco dove trovare il libro:
Volete sapere qualcosa di Laura Howard?
Vive nel New Hamshire con il marito e i quattro figli. La sua ossessione per i libri inizia all’età di sei anni quando ha preso la sua prima tessera della biblioteca. Nancy Drew, Sweet Valley High e altri libri per ragazzine erano di solito divorati in un solo giorno. I libri sono stati sostituiti dai pannolini quando ha avuto il suo primo bambino. Non è stato fino alla pubblicazione di Twilight, otto anni dopo, che ha riscoperto il suo amore per la narrativa. Subito dopo, i suoi personaggi hanno iniziato a farsi sentire. The Forgotten Ones è il suo primo romanzo ad essere pubblicato.
Dove trovarla:
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Siete pronti per leggere un breve estratto dal libro?
Tre…
Due…
Uno…
Ethan paused just inside his bedroom door and turned to look at me. His face was scrunched in concern. “What is it, Al?”
“Nothing. I was just thinking about something Rachel said to my cousin the other day.”
He waited for a moment. “Are you going to tell me what it was?” he asked.
“Um, no. I don’t think I will,” I whispered. I tried to keep my voice from cracking as he moved closer to me.
“Well,” he said, his gaze moving down to my lips. “How am I supposed to make you feel better if you don’t tell me what upset you?”
I inhaled sharply as he kept moving forward. I took two steps backward before I bumped into the wall.
“She might have said something about you only being interested in me because I’m no-man’s land,” I managed to squeak out.
Ethan chuckled, and I could feel it vibrate through me. “No-man’s land, huh?”
“That’s right. And she said I’m probably a lesbian, anyway.”
His face was inches from mine now.
“You’re not a lesbian, are you, Al?” he teased, trying to meet my eyes.
“I don’t really have much to base my opinion on,” I said, the words just barely audible above the beating of my heart. “I’ll have to get back to you on that.”
“For the sake of your own peace of mind,” he whispered, leaning in so that I could feel his breath on my lips. “I’d be willing to help you figure it out.”
My pulse spiked, and I willed it to slow down so that I could form a witty reply. But, he didn’t give me a chance. His lips just brushed against mine, soft as a feather. He brought his hands up and cradled the back of my head. So gentle. His lips moved against mine—not taking, only asking.
His fingertips trailed down my arm and made me shiver. I pulled back, needing to breath. He didn’t let go of me though.
“We should go back outside, before we ruin this by fighting.” His smile was genuine, if the slightest bit wistful.
I blushed. Yeah, he was probably right.