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Bordello disabile

Creato il 30 gennaio 2011 da Blindsight
BORDELLO DISABILEBORDELLO DISABILE
Nonostante gli scandali legati all'attuale nostro presidente del consiglio e suoi derivati che di tanto in tanto, anziché una buona riforma, ci regala un nuovo escort-gate, il tema "sessualità" rimane tabù in Italia, tanto quanto serve per dominare meglio le donne e per sostenere il giro della prostituzione, compresa quella minorile (per approfondimenti sulla prostituzione LEGGI QUI).
Ma fuori da quest'Itaglia che anziché aiutare uccide i disabili, che versa percolato in mare, che vorrebbe fare di una escort da poco maggiorenne una diva, dove si spara per mangiare, in quest'Itaglia mai libera di educare giovani italiani in modo aggiornato e reale, e non invisibile come invece vuole il Papa , ecc. ecc. ...cosa succede?
Ad esempio sul tema "sessualità" e "prostituzione" leggete di seguito come si comportano nazioni in cui non è fantascienza avere una premier donna (che manco faceva la velina tra l'altro..), e dove l'educazione sessuale è materia scolastica, ad esempio la Germania, dove il "vecchiume" è considerato più che.. riciclato.., noi invece lo ricicliamo fino all'usura più completa, si tappezza, a nostre spese sempre, la nazione di slogan sui giovani e le donne, ma rimane solo una triste realtà da propaganda: l'Italia è diventata un bordello disabile, magari fosse un bordello per disabili! Come quello che sta succedendo in Germania, che invece si aggiorna e cresce, puntando su tedeschi meno repressi e più sani, soprattutto più liberi, anche di vedersi riconosciuto un diritto..

Germania: “case chiuse” per anziani e disabili
BERLINO. Dopo la legalizzazione della prostituzione avvenuta nel 2002, il paese di Angela Merkel si prepara a una nuova rivoluzione nel campo sessuale. Per le strade di Berlino si sente sempre più spesso parlare di “sexualassistenz” per anziani e disabili, un nuovo diritto degno del miglior stato liberale.
L’assistenza sessuale si respira già nei bordelli tedeschi: all’Artemis, la più grande casa chiusa della capitale, sono state eliminate le barriere architettoniche che impedivano ai disabili di accedere ai suoi servizi ed è stato assunto personale specializzato per aiutare, ad esempio, chi si muove su una sedia a rotelle.
Già la legittimazione della prostituzione ha fatto registrare numerosi passi in avanti: oggi sono circa 150 mila le “professioniste” registrate e regolarmente tassate, che oltre a pagare i dovuti contributi allo Stato si sottopongono periodicamente a numerosi test che scongiurano il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre anche loro ora hanno la possibilità di usufruire dei servizi pubblici sanitari e assistenziali.
Molte assicurazioni stanno considerando seriamente l’ipotesi di coprire l’assistenza sessuale nelle loro polizze di pensione o di invalidità. Stephanie Klee, portavoce del movimento di difesa delle prostitute tedesche Bsd, sostiene che la “professione del sesso sta lentamente diventando simile alle altre” ed è sicura che la Sexualassistenz è destinata a svilupparsi, dato che la popolazione tedesca diventa di anno in anno sempre più vecchia. Anche il direttore di una clinica per anziani di Berlino ha dichiarato ai media tedeschi l’intenzione di organizzare una “stanza per incontri intimi”, per allietare le giornate monotone dei residenti.
La rivoluzione sessuale in atto si sente anche al di là dei confini nazionali. In Svizzera e in Austria, ad esempio, alcune autorità locali hanno già organizzato corsi professionali per la formazione di addetti alla Sexualassistenz, perche “l’approccio sessuale non può essere solo meccanico ma deve prevedere anche parole e gesti di affetto”.
/R.R.)
(Fonte: La voce d'Italia 29/01/2011)

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