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borghesia

Creato il 23 marzo 2010 da Eratostene
Riassunto delle puntate precedenti: dei due Godard - Weekend (Francia-Italia 1967) e Made in U.S.A. (Francia 1966) - c'è ben poco da dire, specie sul secondo, nominalmente un noir alla francese con Anna Karina come protagonista, "un film alla Walt Disney con del sangue" che scivola inevitabilmente nel politico (oggi molto stantio e superato); la seconda visione di Weekend invece mi ha fatto notare che ricordavo solo il primo quarto d'ora (peraltro nella versione tagliata, quindi privo del pornografico racconto-sogno di lei al marito, come in Doppio sogno). In effetti, proprio il primo quarto d'ora è l'unica parte oggi salvabile del film (il resto è quasi indigeribile, specie il finale nella foresta: si sente l'assenza di una vera sceneggiatura, che porta all'improvvisazione più totale): il cinismo assoluto della coppia (e quindi della società) borghese, la lunga carrellata di incidenti stradali (con gag sparsi alla Tati - è del resto l'anno di Playtime), la morte e il sangue parte integrante della vita quotidiana, l'urlo disperato della donna per aver perso nell'incidente la propria borsetta firmata. Il pamphlet politico (cioè quasi tutto il resto del film) è invece indigesta, specie nella forma (caotica).
Teatro: La badante (testo e regia Cesare Lievi) è uno spettacolo riuscito (unica nota negativa la luci, il cui uso è discutibile e non sempre giustificato); testo impegnato in tre quadri (il secondo non in ordine cronologico), con alternanza di momenti divertenti che si sovrappongono ad una situazione molto triste. L'anziana ricca signora, interpretata dalla bravissima Ludovica Modugno, cambia il proprio atteggiamento nei confronti della propria badante dell'est europeo, inizialemtne ostile fino a decidere di destinarle tutto il suo immenso capitale, invece che ai due propri figli che detesta (e di cui nel terzo quadro prevede la reazione che abbiamo visto nel secondo): il suo però non è il riscatto morale di una vita gretta (figlia di un gerarca fascista, ha vissuto a Salò per tutta la sua vita), solo una vendetta (un po' alla Dürrenmatt). Molto bravi anche gli altri attori (primo figlio: Leonardo De Colle; secondo figlio: Emanuele Carucci Viterbi; Inge: Paola Di Meglio; Ludmilla: Giuseppina Turra); stupendo il primo quadro, con il dialogo tra la signora e il primo figlio.

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