Magazine Economia

Borse: nella calza più carbone che dolciumi

Da Pukos
Borse: nella calza più carbone che dolciumi

Finisce male una seduta che prometteva bene

Crollano di nuovo le Banche popolari, giù anche Autogrill, Mediaset e Buzzi. Svettano Cnh e Campari. Rimbalzi per Enel ed Eni.

Befana amara per le Borse internazionali, dopo che Tokyo ha “recuperato” il crollo avuto alla vigilia dai listini europei e statunitensi perdendo tre punti percentuali, la seduta odierna, nel Vecchio Continente, è terminata in maniera deludente.

Dopo un inizio fatalmente stentato i listini europei viravano in positivo, sembrava il classico rimbalzo che, col passare del tempo, prendeva sempre più corpo. Naturalmente tutti attendevano l’apertura di Wall Street, prima di cantar vittoria, e da New York, almeno inizialmente arrivava il semaforo verde.

Ma, nemmeno il tempo di festeggiare, che, complici un paio di dati macro assolutamente sottotono, improvvisamente a New York si spegneva la luce e le vendite arrivavano a ondate …”da surfisti”.

Il nostro indici principale, che nel frattempo aveva superato nuovamente quota 18.500 punti, innescava la retromarcia e nell’ultima ora e mezza di contrattazione il Ftse Mib (-0,25%) lasciava sul terreno tutto il guadagno accumulato durante la giornata, nell’asta di chiusura, poi, perdeva un altro quarto di punto percentuale.

Il settore bancario veniva investito dall’ennesimo tsunami al punto da monopolizzare le ultime cinque posizione della classifica delle performances giornaliere, insomma al momento il 2015 non è cominciato sotto i migliori auspici.

Questi i titoli più penalizzati: Banco Popolare (-4,72%), BpM (-4,11%), Banca MPS (-3,88%), Bper (-3,77%) ed Ubi Banca (-3,49%) insomma per le “popolari” è stata una giornata da dimenticare in fretta.

Brusco dietro front per Autogrill (-3,27%) sceso nuovamente sotto la quotazione media degli ultimi dodici mesi, stessa sorte per Mediaset (-2,76%).

Periodo particolarmente delicato per Buzzi Unicem (-2,21%) che, dopo esser sceso ieri sotto quota 10 euro non riesce a frenare la caduta, dallo scorso 27 novembre, e quindi in sole 23 sedute, il titolo ha perso il 20,41%!!!

Perde più di due punti percentuali anche Azimut (-2,04%).

Naturalmente con ribassi così pesanti ma un  indice sceso solo di un quarto di punto dobbiamo trovare anche buone performances, ed in effetti in vetta alla graduatoria odierna troviamo titoli “pesanti”.

Sono indubbiamente rimbalzi, almeno per ora, i guadagni messi a segno da Cnh Ind. (+2,40%) e Campari (+2,33%).

Si conferma Fca (+1,58%) corroborata dalle vendite di Jeep, e prosegue il suo recupero World Duty Free (+1,56%).

Ma il maggior contributo, in termine di punti, per il nostro Ftse Mib, oggi è giunto da Enel (+1.46%) ed Eni (+1,35%).

Da segnalare infine anche il guadagno di Tenaris (+1,28%) nonostante al fixing il titolo della famiglia Rocca sia rimasto ancora sotto quota 12 euro.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :