Magazine Attualità

Boston: arrestato il secondo attentatore

Creato il 20 aprile 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Si è fermata la fuga del presunto attentatore della maratona di Boston. Dzhokhar Tsarnaev, si è arreso dopo aver cercato rifugio nel giardino di una casa di Watertown, ferito dopo lo scontro a fuoco della sera scorsa, in cui era rimasto ucciso il fratello Tamerlan. Il merito va alla segnalazione di un residente locale, che ha notato delle macchie di sangue nel giardino di casa, intuendo che ci fosse qualcuno nascosto nella barca lì tenuta in deposito.

Una volta giunte le forze dell’ordine, Dzhokhar ha opposto resistenza aprendo il fuoco contro gli agenti, che hanno lasciato ai negoziatori dell’FBI il compito di trattare la resa. Grazie a particolari apparecchiature elettroniche le autorità federali hanno potuto accertare a distanza le condizioni precarie del giovane, riuscendo a circondarlo e intimargli la resa di fronte l’impossibilità di oppore resistenza e fuggire. Cedendo alle pressioni il giovane è stato arrestato e portato prontamente in ospedale per ricevere cure mediche. Le priorità dell’FBI difatti prevedevano di prendere vivo Dzhokhar per chiarire il suo ruolo nell’attentato.

Grande soddisfazione manifestata apertamente da parte di Barak Obama e del Sindaco di Boston Thomas Manino per la rapidità con cui la polizia del Massachussets e l’FBI sono riuscite a gestire e concludere la caccia all’uomo. In un’America che ha atteso più di dieci anni per la cattura di Bin Laden questo è un’altro punto per l’amministrazione Obama, che mira a rassicurare gli americani sulla certezza della cattura di chi è implicato in azioni terroristiche.

Dal discorso del Presidente, tenutosi durante la notte dalla Casa Bianca poco dopo l’arresto, giungono importanti interrogativi: “Ci sono molte domande che restano senza risposta. perché chi è cresciuto nella nostra nazione ricorre a tale violenza? Come hanno pianificato e realizzato l’attacco? Hanno ricevuto degli aiuti?”

L’identikit dei due giovani difatti è ambiguo. I due fratelli provenivano dalla Cecenia, immigrati con la famiglia in Turchia e poi in America, in cui hanno abitato stabilmente per molti anni. Dzhokhar aveva ottenuto una borsa di studio per la Ringe and Latin School, mentre Tamerlan coltivava l’amore sportivo per il puglilato ma anche una rigida fede islamica, che andava oltre la semplice osservanza. In seguito l’ingresso all’università del M.I.T., ma poche amicizie tra i locali, molti immigrati ex sovietici tra le conoscenze e una confessata incomprensione di mentalità tra loro e i ragazzi americani.  Suoi social network “carriera e denaro” figuravano tra gli interessi descritti.

Come i due siano passati da questo scenario ai fatti di Boston rimane un mistero da chiarire, come la presenza o meno di complici o di organizzazioni alle loro spalle. Intanto la stampa americana punta il dito contro la Cecenia, definita “un calderone di militanza islamica” o “un terreno fertile per il terrorismo”.

Articolo di Francesco Dovis.

Dzhokar-Tsarnaev-arrestato

Foto FBI


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :