Magazine Basket

Boston e Dallas schiaciasassi. Miller trascina Portland

Creato il 10 dicembre 2010 da Basket - Di Tutto Un Po'

Celtics (9 vittorie cosecutive) e Mavericks (11) non si fermano più; battute Philadelphia e New Jersey. A Orlando non basta Howard

Boston e Dallas proseguono la loro serie di vittorie consecutive, confermandosi le squadre più in forma dell’Nba. I Celtics arrivano a 9 battendo in extremis Philadelphia, i Mavs toccano quota 11 con un netto successo sui Nets. Orlando k.o. a Portland nonostante i 39 punti (massimo stagionale) di Dwight Howard.

Rajon Rondo, a sinistra, a canestro. Ap
Rajon Rondo, a sinistra, a canestro

Philadelphia 76ers-Boston Celtics 101-102

La nona dei Celtics è una vittoria tirata per i capelli, acciuffata a 1.4 secondi dalla fine, quando Kevin Garnett acchiappa il 14° assist di Rajon Rondo e lo trasforma nel canestro che prolunga la serie d’oro di Boston (18 vinte-4 perse) e ferma a 5 la striscia di successi dei Sixers (7-15) davanti al pubblico di casa. I Celtics chiudono col 55,9% dal campo e tirano 7/12 da tre, hanno 23 punti da Ray Allen e tengono gli avversari al 45,7% al tiro (5/14 di Andre Iguodala). Eppure non basta per una facile vittoria: Philadelphia resta in partita grazie a 15 rimbalzi offensivi, 8 dei quali di Elton Brand (settima doppia doppia stagionale, stessa cifra del 2009/2010), complice anche all’assenza di Shaquille O’Neal, fuori per un problema al polpaccio destro e rimpiazzato in quintetto dalla matricola Semih Erden (8 punti e 3 rimbalzi in 18’). Philadelphia chiude il primo quarto sul 32-29, poi prova a scappare con Brand in avvio di secondo, ma Allen alimenta con 9 punti il 13-6 con cui Boston chiude il primo tempo (56-55). Due triple consecutive dello scatenato Meeks alimentano la fuga dei Sixers (80-72 a 2’39” dalla terza sirena), ma Boston risponde di carattere e a fine periodo è avanti 81-80 grazie ad un break alimentato da 5 punti e 1 assist di Rondo. Philadelphia continua a provarci, nonostante i 9 punti dell’ultimo periodo di Allen: i padroni di casa vedono il traguardo quando Iguodala firma il 101-100 a 6.6 secondi dalla fine, ma nel possesso successivo Rondo suggerisce a Garnett l’alley-oop che conferma Boston in cima alla Eastern Conference. “Faremo davvero paura quando saremo tutti sani, visto che continuiamo a vincere con tanti infortunati – dice Paul Pierce dei suoi Celtics -. Non vedo l’ora che arrivi marzo”.

Philadelphia: Meeks 19 (2/5 da due, 4/4 da tre, 3/3 tl), Young 16, Williams 16. Rimbalzi: Brand 14. Assist: Iguodala 11.
Boston: Allen 23 (5/7, 2/3, 7/7 tl), Rondo 19, Davis 16. Rimbalzi: Pierce 8. Assist: Rondo 14.

A sinistra Kris Humphries dei Nets e Dirk Nowitzki. Ap
A sinistra Kris Humphries dei Nets e Dirk Nowitzki

Dallas Mavericks-New Jersey Nets 102-89

I Mavs (18-4) si confermano la squadra più calda dell’Nba, demolendo già nel primo tempo i malcapitati Nets (6-17) e toccando quota 11 vittorie consecutive, la striscia attiva di successi più lunga dell’intera lega. Dallas regala una brutta serata al coach ci New Jersey Avery Johnson, l’unico tecnico della storia ad aver portato i texani in finale (persa con Miami nel 2006), infilando la miglior gara al tiro della stagione (54,7%), tenendo i Nets al 41,6% dal campo, con la panchina che demolisce 52-24 quella avversaria.Gli ospiti hanno dovuto rinunciare per tre quarti a Devin Harris a causa di un guaio alla spalla sinistra (“Era l’unica parte del mio corpo che mi auguravo di non colpire”). Dallas comincia subito a far male grazie al caldissimo Butler, che con 9 punti nel primo quarto trascina i suoi sul 30-19 alla prima sirena. La musica non cambia nel secondo, perché anche Marion dalla panchina è in serata (8/10 dal campo) così come Barea (massimo di assist in carriera): quando Kidd infila il suo primo canestro del match al suono della sirena, Dallas è avanti 55-40 col massimo di punti stagionali nel primo tempo. I texani allungano sul 62-41 a 9’53” dalla terza sirena, ma grazie agli straordinari di Brook Lopez (10 punti nel terzo quarto), New Jersey rientra fino a 70-65 con 2’13” da giocare nel periodo. Terry consegnano però ai Mavs il 79-69 al suono della terza sirena, poi Barea dalla lunetta e Nowitzki (8 punti nel quarto conclusivo) riportano Dallas sul 94-78 a metà dell’ultimo periodo. I Nets alzano bandiera bianca e i Mavs possono esultare.

Dallas: Nowitzki 21 (7/8, 1/2, 4/4 tl), Marion 18, Butler 15, Terry 15. Rimbalzi: Nowitzki 10. Assist: Barea 13
New Jersey: Lopez 24 (8/13, 8/12 tl), Morrow 21, Humprhies 16. Rimbalzi: Humphries 13. Assist: Harris 4, Williams 4

Portland Trail Blazers-Orlando Magic 97-83

Più forti di Superman. Portland (11-11) esce indenne dalla sfida con Dwight Howard, che sforna il massimo stagionale ma non evita la sconfitta di Orlando (15-7). Superman mette a referto 39 punti ma il resto della squadra non gira: chiude col 33% dal campo (42,3 considerando anche Howard), perde 47-40 la sfida a rimbalzo e tira 6/22 da tre. Portland invece si gode il ritorno di Andre Miller: reduce da una gara di squalifica che ha interrotto a 632 quella che era la striscia di match consecutivi più lunga dell’Nba, il 34enne play si è caricato i Blazers sulle spalle trascinandoli alla terza vittoria consecutiva. “Mi spiace per quello che è successo – ha detto Miller, sospeso dopo uno scontro con Blake Griffin dei Clippers -, ma ora voglio solo giocare”. Howard è devastante nel primo quarto: segna 18 dei 22 punti dei suoi (di Nelson e Carter gli altri) e consegna a Orlando 8 lunghezze di vantaggio alla sirena. I Magic allungano fino a 28-14 all’inizio del secondo quarto, ma quando Howard va a tirare il fiato Portland inizia a risalire. Miller si accende (10 punti nel parziale) e Orlando tiene il naso avanti al rientro negli spogliatoi (46-45) solo grazie a 8 punti di Superman. Camby firma il primo sorpasso in avvio di ripresa, prologo alla fuga di Portland, che trova nei punti di Matthews (15 nella ripresa) la benzina per fare la differenza. I Blazers toccano il 65-56 a 3’32” dalla terza sirena, Orlando prova a rientrare col solito Howard, ma inizia l’ultimo periodo sotto 67-62. I Blazers allungano sul 75-64 a 9’44” dalla fine, poi Orlando resta senza canestri dal campo per 6’38”. Quando i Magic ripartono, a 2’47” dalla sirena, Portland è scappata sull’88-75 e per ricucire è troppo tardi.

Portland: Miller 22 (9/14, 0/1, 4/7 tl), Matthews 20, Batum 15. Rimbalzi: Camby 13. Assist: Miller 8
Orlando: Howard 39 (13/19, 0/1, 13/18 tl), Lewis 11, Nelson 10, Redick 10. Rimbalzi: Howard 15. Assist: Lewis 6

tratto da Gazzetta.it



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :