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Boxe: Stefano Abatangelo è campione italiano nei pesi mediomassimi

Creato il 01 giugno 2013 da Sportduepuntozero

Campionati Italiani Boxe 2013- Foto Massimo PincaTesta, sudore, sangue e grande sportività. Questo è il pugilato, la nobile arte del combattimento corpo a corpo. Questo è Stefano Abatangelo, da ieri sera campione italiano nella categoria mediomassimi dopo la vittoria contro il detentore del titolo Emanuele Barletta, nella prima finale della carriera. Prosegue l’imbattibilità del 31enne canavesano, cominciata nell’ormai lontano 2007 e arricchita pochi mesi fa dal trionfo ai Campionati IBF del Mediterraneo disputati al PalaRuffini.

La serata al palazzetto dello sport di Rivarolo comincia verso le otto e mezzo con il primo dei quattro incontri di esibizione, prologo della finale in programma alle 22,30. Ma per ogni campione i momenti che precedono la competizione sono importanti almeno quanto quelli della gara stessa; indispensabili per scaldarsi, sciogliere i muscoli e trovare concentrazione. La routine di Stefano comincia molto prima del suo confronto, con i massaggi ai polpacci e alle cosce, alla schiena e alle spalle; si allaccia quindi le scarpe e si prepara per la fasciatura delle mani. Dopo un po’ saltella per lo spogliatoio per migliorare la reattività delle caviglie e per scaricare un po’ di tensione, poi è il momento dello stretching e di qualche pugno ai guantoni dell’allenatore, che dà gli ultimi consigli e incoraggiamenti. Manca solo un dettaglio; il portafortuna, un fazzoletto proveniente da Lourdes nascosto nella scarpa.

Lo speaker annuncia i due atleti che si contenderanno la cintura dei mediomassimi. L’ingresso di Stefano nell’arena è accompagnato da grida assordanti, applausi scroscianti e suono di trombette. Decine di bandierine tricolori sventolano sulle gradinate del palazzetto, sollevate da gente entusiasta che acclama il proprio beniamino. “The hammer”, come viene soprannominato il pugile nativo di Montanaro, è accolto come un vincitore. L’avversario laziale di Velletri si presenta con all’attivo tredici vittorie e una sola sconfitta ma l’eroe di casa è sicuro della vittoria. L’inno di Mameli e il saluto di Nino Benvenuti accrescono l’attesa per l’evento, lungo dieci riprese da tre minuti.

I primi due round si chiudono senza che uno dei due contendenti prevalga sull’altro: “L’inizio è stato abbastanza faticoso” dichiara Stefano al termine dell’incontro. “Poi con l’angolo abbiamo deciso un paio di accorgimenti tattici e le cose sono andate meglio”. Sì, perché nel terzo parziale il 31enne di Montanaro comincia a martellare il rivale, giustificando in pieno il proprio nome di battaglia. Ogni pugno è un colpo pesantissimo, sottolineato dai cori “alé hammer alé”; Barletta perde sangue da un sopracciglio. Nelle successive tre frazioni la musica non cambia; Abatangelo è più brillante, colpisce il bersaglio con facilità e schiva senza problemi i tentativi dell’avversario, ormai alle corde. Anche l’espressione del viso parla chiaro; da un lato quella di chi è consapevole della vittoria, dall’altro quella di un pugile sfinito. A 1’26’’ della settima ripresa Barletta abbandona, consegnando la cintura a Stefano.

Purtroppo l’epilogo della serata è l’uscita in ambulanza del 29enne tesserato per il Velletri team Chiavarini, svenuto negli spogliatoi pochi minuti dopo l’uscita dal ring. Negli spogliatoi rimane la grande soddisfazione di Stefano, nello sguardo e nelle parole: “Gli ultimi mesi di allenamento sono stati faticosi, per i carichi di lavoro intensi e per la dieta che ho seguito per rimanere nei limiti di peso. Questo trionfo mi ripaga dei sacrifici compiuti in tutta la mia vita, per dividermi tra l’attività agonistica e il mio lavoro, al banco del mercato di corso Racconigi; è senza dubbio il successo più importante che ho conquistato in carriera”.

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