E’ lapalissiano che questa ricetta è un’elaborazione greca, per essere precisi di Santorini, della brandade di baccalà. Ora, se mi chiedete come ha fatto ad arrivare dalla Francia in Grecia, a Santorini, ed è diventata un piatto caratteristico, vi rispondo che lo ignoro.
Anche se ho fatto qualche ricerca, non sono riuscita a venirne a capo.
Non c'entra molto con la brandade, se non per le materie prime.
Il baccalà, l’aglio, le patate (anche se su queste i pareri sono discordi).
Inoltre in più c'è il pomodoro e in meno il latte. Senza contare che il metodo di cottura è diverso. E ovviamente i sapori sono molto diversi tra di loro, ma tutti adattano le ricette altrui ai propri gusti, alle proprie tradizioni e ai propri prodotti. Soprattutto negli anni passati!
Come la si mette la si mette, baccalà senza skordalià è quasi inconcepibile per i greci!
Ingredienti:- 1 filetto di baccalà
- olio di arachidi per friggere
- 1 tazzina da caffè di passata di pomodoro
- 3 cucchiai di aceto bianco di buona qualità
- farina per infarinare
- skordalia
Procedimento:
Sciacquiamo il baccalà e lo mettiamo a mollo in acqua fredda per circa 30 ore, cambiando l’acqua almeno 6 – 7 volte.
Togliamo la pelle, le spine con molta attenzione, lo tagliamo a pezzi e lo asciughiamo.
Mettiamo in una padella dell’ olio per friggere, infariniamo i pezzi di baccalà e li friggiamo leggermente.
Li adagiamo in una pirofila.
In un’altra padella mettiamo la passata di pomodoro diluita in una tazza di acqua e facciamo cuocere per 5 minuti.Allunghiamo la skordalià con l’aceto e la versiamo nella padella con il pomodoro.
Mescoliamo bene e cuociamo per qualche minuto.
Versiamo la salsa di skordalià sul baccalà e inforniamo a forno preriscaldato per 10 minuti a 170 gradi.
Serviamo con del prezzemolo fritto.
Nota: la salsa di skordalià nella versione originale è un po’ liquida, quindi mettiamo più pomodoro diluito in più acqua. Io invece la preferisco così.