Cari amici lettori,
affascinante, sguardo magnetico ed una profonda sensibilità: Brando Giorgi (al secolo Lelio Sanità di Toppi), 46 anni, nato sotto il segno dei Gemelli, volto popolare delle fiction e del cinema, sta vivendo un momento professionale e personale molto positivo. Il giornalista Antonio D'Addio del settimanale ORA lo incontra al centro commerciale I Pini di Afragola, in occasione della seconda edizione dell'European Soap Fan Day, il premio conferito alle soap europee trasmesse in Italia, dove, in un bagno di folla, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per il suo ruolo nella seguitissima Centovetrine. Ancora una volta si rivela una persona cortese, attenta, sensibile e profonda.
- Brando, sei un personaggio amatissimo...
"Sono molto contento, è un piacere essere accolto con tanto affetto, vuol dire che si sta facendo bene il proprio lavoro. E' bello essere fermati per strada, firmare autografi, fare le foto con i fan e passare un po' di tempo con loro, è grazie ai nostri ammiratori se abbiamo successo e continuiamo nel mestiere più straordinario del mondo".
- Come sta andando la tua avventura a Centovetrine?
"Per me bene. Il mio personaggio è entrato nella soap il 5 settembre, sono Thomas Sironi, un restauratore di quadri dal passato misterioso, molto legato, nel bene e nel male, al personaggio di Cecilia Castelli (Linda Collini), dal momento che il fratello della poliziotta è un suo amico. I due si innamorano e ne combinano di tutti i colori. Thomas è una persona onesta, riconosce le proprie fragilità, che derivano da una sofferenza passata, ed è un po' chiusa. Onestamente è un bel ruolo, non ho voluto esasperare il personaggio né farlo piacere a tutti i costi".
- Ci puoi anticipare qualcosa sul personaggio?
"Posso solo dire che ho firmato un contratto di nove mesi e che il mio ruolo si conclude a giugno, Thomas partirà per un lungo viaggio. Se i vertici di Mediaset decideranno di non chiudere la soap e gli sceneggiatori scriveranno un continuo interessante per il mio ruolo sarei ben felice di esserci. Il personaggio mi piace molto anche perché è diverso da me, io sono un amicone del mondo intero, socievole, altruista, Thomas, invece, sta al posto suo, è calmo e tranquillo, è consapevole del suo lavoro e sa che le sue sofferenze hanno una causa".
- Com'è stato accolto Thomas?
"Ci sono due schieramenti, io vorrei capirci di più. Tanta gente che incontro, mi ferma e mi fa i complimenti, i miei amici, che sono anche i miei peggiori critici, hanno un giudizio positivo sul mio personaggio, invece il blog della soap mi bastona in continuazione trovando mille difetti. Io ho un grande senso di autocritica ed accetto tutti i giudizi soprattutto se sono costruttivi. Io penso che sia una precisa presa di posizione del blog e non riesco a darmi una spiegazione. Mi dispiace che i responsabili del blog utilizzino il loro mestiere di critici in maniera arbitraria e poco costruttiva".
- Sei tornato negli stessi luoghi in cui hai girato Vivere, hai trovato delle differenze?
"Sì, sono ritornato a Torino, a San Giusto Canavese dopo sette anni, in sette anni si cambia, si cresce, si vedono le cose in modo diverso, ma ho ritrovato un'atmosfera familiare, un ambiente che già conoscevo, mi sono sentito a casa, ho rivisto con piacere gli attori, li conoscevo quasi tutti, ho ricevuto una grande accoglienza. Avevo lasciato Vivere dopo sei anni per fare altro, non mi sono mai pentito della mia scelta, ma quando oggi, con la crisi che c'è, ti offrono un contratto di nove mesi non puoi rinunciare, soprattutto se hai una famiglia e delle responsabilità.
- Che progetti hai?
"Tanti e nessuno. La magia del nostro lavoro è proprio la precarietà, non sai mai cosa ti riserva il futuro, può essere che all'improvviso ti chiamano dall'America o ti propongono un ruolo bellissimo al cinema e devi mettere da parte i progetti a cui stavi lavorando. Si vive nell'attesa, questo è il bello del nostro lavoro. Ora sono in una fase di ricerca, si fanno incontri di lavoro, si conosce gente propositiva, si stanno aprendo delle porte sia del teatro che della fiction. Sono molto sereno".
- Ma è vero che ti sposi?
"No, non ho mai fatto alcuna dichiarazione in merito, è stato un giornalista che ha voluto fare uno scoop a tutti i costi interpretando male quello che ho detto, ho affermato che voglio sposare Daniela, la mia compagna, dalla quale ho avuto due figli, ma non ho fissato la data, potrebbe essere anche domani. Ripeto, è un obiettivo che voglio realizzare al più presto con la mia compagna, ma non so quando, appena capiterà lo dirò prima al vostro giornale".
- Ci presenti la tua famiglia?
"Mia moglie Daniela Battizzocco è stata una showgirl e molti la ricorderanno nei panni di sirena nel quiz preserale In bocca al lupo con Carlo Conti, stiamo insieme da tredici anni, i figli sono due, Camilla, 12 anni, e Niccolò, 8 anni".
- Che papà sei?
"Presente e disponibile, ma saprò valutare se ho fatto un buon lavoro quando saranno grandi. Secondo me esistono figli perfetti e genitori imperfetti, qualche volta noi genitori non sappiamo dare la risposta giusta al momento giusto ad un figlio, è difficile scegliere tra un sì e un no, a volte diamo dei sì che dovrebbero essere dei no e viceversa, spesso l'istinto ci fa sbagliare. I figli devono capire che i loro genitori sono degli essere umani che possono sbagliare, non sono infallibili, devono vedere le nostre fragilità. Come padre sono molto attento, dialogo con i miei figli, li metto al corrente di tutti i pericoli, ma poi vanno anche lasciati sciolti, non si possono controllare ogni secondo".
- Daniela, la tua compagna, fa parte del mondo dello spettacolo, avete mai pensato di lavorare insieme?
"Ci è capitato durante le registrazioni di Vivere, negli ultimi anni no, ora c'è un progetto in cantiere, ma non posso anticipare ancora nulla. Daniela ha terminato da poco le riprese di Un medico in famiglia 7, che andrà in onda il prossimo marzo su Rai Uno, mentre è appena finito, sempre su Rai Uno, Ad un passo dal cielo 2, con Terence Hill, adesso è il suo momento, ci alterniamo, oggi lavora lei, domani io, siamo uno il sostegno dell'altro, senza mai prevaricarci".
- Un sogno?
"Raggiungere la gioia come mio stato d'animo".
- Sei credente?
"Sì, senza Dio non potrei stare, è il mio credo assoluto, ho affidato la mia vita a qualcuno più grande di me, in quanto so riconoscere i miei limiti".
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Con affetto, Armando Sanchez