Mia mamma fa’ gli arrosti (e anche parecchio buoni). Qui usa parecchio lo stracotto. Carolina ha fatto il brasato. Ecco, posso ammettere con somma ignoranza che io di questa differenza tra stracotto e brasato non c’ho mai capito un cazzo! Voi sì? Perché anche a volersi documentare ci sono pareri talmente discordanti e simili allo stesso tempo che sto seriamente pensando sia una supercazzolaconscappellamentoadestra! Tipo chi lo fa intero, chi lo fa a pezzi, chi lo veste di lardo e chi lo lascia nudo a rosolare nell’olio (o nel burro, viva la leggerezza), chi lo infila nel forno e chi lo appoggia nel Tegame, chi usa il muscolo e chi pezzi meno nobili, chi lo affoga nel vino e chi lo annaffia appena. Ma un punto in comune c’è: entrambi svernano sul fuoco, che sia fiamma di fornello o calore di forno. E’ una questione di umidità: lo stracotto è una cottura in umido, dove la carne si sgretola quasi; il brasato fa la crosticina fuori e dentro rimane morbido. Dicono. In tutte e due le situazioni una cosa è certa: se si indurisce vuol dire che non è venuto bene. Uno dei pochi casi in cui la ciccia deve rimanere morbida…;)
Foto e cucina di CUCINAMO FIRENZE
BRASATO CON funghi servito con fagioli cannellini
Ah, il pane (chiaramente fatto in casa) è per la scarpetta: che se in con questi piatti non inzuppi lo chef si offende!!! :PSe avete suggerimenti o delucidazioni più tecniche, io prendo appunti…