Originario di Locri, Marco Procopio si era trasferito in Brasile nel 2004, costituendo un impresa nel settore immobiliare; aveva conosciuto una donna dalla quale aveva avuto un figlio.
La polizia sospetta che l'imprenditore sia stato assassinato dal sergente della polizia brasiliana Jean Charles da Silva Liboro. Quest'ultimo avrebbe agito su mandato dell'iraniano Farhard Marvizi - capo di un organizzazione dedita al contrabbando di materiale elettronico -, che sarebbe il mandante di 11 omicidi.
Marvizi è stato arrestato nell'agosto del 2010 e attualmente si trova detenuto nel carcere di Mato Grosso.
Il sindaco di Locri, Francesco Macrì, ha diramato un comunicato nel quale ha dichiarato che il comune è vicino alla famiglia in questo doloroso momento.
A Locri vivono il padre di Marco Procopio - titolare di un negozio di prodotti informatici e di computer - e tre sorelle. Una di queste, avvocato, ha fatto vari appelli al Ministero degli Esteri italiano e alle autorità brasiliane perchè fossero fatte indagini per scoprire cosa era accaduto al fratello, ma invano fino ad ora.
Roma, 21 aprile 2011 Avv. Daniela Conte
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