Puoi aspettare un momento, per favore?
Due secondi due, chè sarò breve.
Un dubbio mi attanagliava le membra intorpidite dal calcio estivo e volevo esplicarlo quivi.
Mi chiedo, per quale arcano motivo i calciatori brasiliani, dopo un po’, tendono a diventare grassi come Giuliano Ferrara dei bei tempi (… o di Borghezio ultimamente)?
Cioè, ieri ho visto la presentazione della As Roma all’Olimpico e l’occhio è caduto su un ex calciatore che per caso indossava la casacca giallorossa: Fabio Simplicio – brasiliano.
Non c’è alcun tipo di fotoritocco nell’immagine. E l’ascella elettrica e sua proprio. Si sa, i grassi sudano di più
Da dentro, imperioso, mi è sgorgato un intrattenibile “Ma quanto cazzo è grasso quello?“. A questa domanda si può rispondere solo con un “Tanto da fargli rescindere consensualmente (ahahahah, consensualmente…) il contratto con la Roma“.
Ti giuro una balena in sovrappeso.
Vabè, passo sennò divento cattivo.
Ma che c’hanno nel dna in Brasile? Il mango?
Sono campioni indiscussi del balòn, maghi con le gambe e atleti tonici fino a 25 anni.
Dal 26esimo compleanno in poi, ogni anno compiono 7 anni, come i cani.
Vabbè, allora hai ragione tu. Vattene a giocà in Cina con Anelka e Drogba.
Guardate che non mi invento niente, eh?
Cioè, per dire… solo un paio di esempi. Tornando indietro nel tempo, chi può dimenticare il talento assoluto del grande Renato Portaluppi, giallorosso per pochi minuti ma divenuto eroe per sempre.
Renatone, diventato poi famoso come giocatore-pornoattore, appena sbarcato a Fiumicino e dopo aver indossato la maglietta della Roma, ha iniziato ad allargarsi. Tipo palloncino gonfio di elio. Sbem.
L’hanno ritrovato mesi dopo in Brasile, in una Churrascheria.
E Mario Jardel? Ricordate che talento? Ricercato da tutte le squadre europee…
Ricordate che talento nel cucinare il brasato?
Eccolo a 25 e a 26 anni.
Senza andare troppo oltre che sono già stanco (è estate, si suda mentre si scrive): Ronaldino.
Detto “Fat Rabbit“.
Nel Bracellona a, 23 anni, era un genio del pallone con gli addominali a tartaruga.
Uscito da Camp Nou la tartaruga se l’è mangiata intera.
Toda gioia toda belleza.
L’Imperatore del triplo mento.
Vabbè, con Adriano si spara sulla Croce Rossa.
Le immagini, impietose, non danno l’idea di quanto fosse diventato in sovrappeso questa (potenziale) stella del calcio. Due cannoni al posto delle gambe e una panza che manco Galeazzi.
Poi, se volete dimenticarvi del Fenomeno, fate pure.
Io però, Luis Naziario da Lima l’ho amato carnalmente. Visceralmente.
Ora carne e viscere ce ne sono in abbondanza: del mio amore ce n’è un po’ meno. Che peccato.
Cazzo sembra incinta.
Comunque, per dovere di cronaca, non solo i brasiliani ingrossano così facilmente, eh?
Il caso del secondo giocatore più forte di tutti i tempi, Diego Armando Maradona, è simbolico.
“Come rovinare il regalo di compleanno che ti ha fatto Dio distruggendo il tuo fisico e il tuo talento“. Cazzi suoi, certo, per me è peccato mortale.
El Pibe de Oro è ingrassato dopo aver smesso di giocare, vero, ma anche durante gli ultimi periodi in cui pipp… giocava, era gonfio come un cinghiale.
Ma perdinci! Che c’avete in Sud America!
Piedi d’oro, riflessi felini e 3 stomaci come le mucche. Una cosa che non riesco proprio a capire, guarda. Dev’essere l’aria di quelle parti.
No, niente. Mi devi sempre contraddire, eh?
Evvabbè, vattene in Sudamerica allora.
Portategli una velina, che c’ha fame.