ATTENZIONE: IL SEGUENTE ARTICOLO CONTIENE SPOILER CHE NON OLTREPASSANO GLI AVVENIMENTI DELLA TERZA STAGIONE
-A fine articolo troverete i link per le recensioni delle stagioni precedenti-
4. Salto di qualità: Recensione Breaking Bad stagione 3
Scrivere questa recensione per me sarà un tormento considerando il modo in cui si è chiuso l’episodio 13.
Il livello di tossicodipendenza è salito ancora: adesso è arrivato a “Toh, nel cast c’è un Giancarlo Esposito, vediamo che dice la sua pagina di Wikipedia… Un momento! E se ci fosse qualche spoiler? Controllerò dopo la quinta stagione che è meglio!“
I personaggi che girano intorno a Walt sono diventati un elemento cardine: sono così affezionato a loro che ho continuamente paura che ci lascino le penne. Prima Hank, poi Jesse, hanno quasi superato la soglia del sopportabile per i miei nervi tesi.
I nuovi volti si sono inseriti in un modo così equilibrato nel cast principale che a fine stagione viene da considerarli come se ci fossero sempre stati.
In generale sui personaggi è stato fatto un lavoro magistrale, e seguendo la serie non puoi non sentirti parte del cast.
Credo che la terza stagione funzioni bene proprio per questo: ognuno percorre un sentiero che lo spettatore vuole sapere dove vada a finire.
Mi piacerebbe approfondire il discorso su alcuni personaggi:
Skyler: ha superato tutte le aspettative verso di lei e si è dimostrata un personaggio con carattere (elemento spesso raro nei comprimari femminili), sviluppandosi in maniera molto interessante.
Hank: è stato sorprendente vedere come è dietro la sua facciata di duro, e la scena dell’ascensore ha rappresentato degnamente il conflitto che si è trovato a vivere. Sembrava improbabile che ci si potesse affezionare a un simile personaggio, eppure gli sceneggiatori ci sono riusciti.
Pinkman: in questa stagione è cambiato tantissimo, dopotutto ha dovuto affrontare un periodo terribile. Insieme a Hank mi ha fatto tremare!
Walt: ha finalmente cacciato fuori il carattere, credo proprio che ci saranno delle belle sorprese nelle prossime stagioni!
Insieme a quella dell’ascensore, ci sono delle scene indimenticabili che non posso non citare:
Il primo giorno di lavoro di Walt nel laboratorio. Non so per quale motivo in particolare, ma credo sia per quella specie di leggerezza inserita in mezzo a episodi che ormai di leggerezza non possono più parlarne.
L’episodio in cui Walt e Jesse restano incastrati nel camper con Hank che tenta di entrare.
La rottamazione del camper nello stesso episodio che per i più affezionati può essere considerata come la morte di un personaggio.
La sparatoria che coinvolge i gemelli Salamanca e Hank, in cui il riflesso sulla testa pelata del poliziotto grasso diventa una miscela ipnotica che ti fa risuonare nella testa un campanello (quello della seconda stagione).
Walt che investe e spara gli spacciatori prima che avessero ucciso Jesse.
La telefonata alla fine dell’ultimo episodio.
Un elemento che ho gradito particolarmente in questa stagione sono i dialoghi e tutte quelle scene che non facevano proseguire la storia e non aggiungevano granché alla trama. In particolare i dialoghi, come il discorso che Walt fa in ospedale riguardo il giorno in cui si operò e i semafori per strada erano tutti verdi. Credo che contribuiscano a dare una sorta di realismo alla storia.
Chiedo scusa ma non posso trattenermi oltre senza sapere come diavolo continua!
Gli episodi precedenti:
Introduzione
Recensione Breakin Bad Stagione 1
Recensione: Breaking Bad Stagione 2