Sei beni immobili, 9 attività economiche e commerciali – tra i quali due noti ristoranti cinesi della provincia bresciana - e numerosi conti correnti per un valore complessivo stimato di circa due milioni di euro. E’ questo il bilancio di un’operazione della Direzione investigativa antimafia di Milano, in coordinamento con la Dda della procura di Brescia, che ha dato esecuzione a una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di cittadini di origine cinese indagati a più riprese per il reato di sfruttamento della prostituzione.
Un lettino di un centro massaggi (comune.milano.it)
Il centro di massaggi di Brescia usato per lo sfruttamento della prostituzione. Gli accertamenti patrimoniali, che fanno seguito a indagini di polizia giudiziaria, hanno consentito di appurare come, attraverso centri di massaggio di Brescia, dove in realtà si realizzava lo sfruttamento della prostituzione, due coppie di coniugi cinesi, si fossero creati un notevole patrimonio in beni immobili e in contanti, assolutamente sproporzionato rispetto al reddito pressoché nullo, dichiarato al fisco italiano negli anni precedenti.
La Sezione misure di prevenzione del locale Tribunale, su proposta della Dda di Brescia, ha pertanto deciso di applicare le misure di prevenzione patrimoniali previste nel Testo unico delle Leggi Antimafia ordinando il sequestro dei beni. (ADNKRONOS)