Breve analisi del draft: NFC North

Creato il 20 maggio 2014 da Thehandoff @Handoff_Kiwi

Chicago Bears


Kyle Fuller
, CB (14), Ego Ferguson, DT (51), Will Sutton, DT (82), Ka’Deem Carey, RB (117), Brock Vereen, S (131), David Fales, QB (183), Pat O’Donnell, P (191), Charles Leno, OT (246)
Chicago ha correttamente impiegato i primi tre pick per rinforzare la difesa, soprattutto con Fuller, tra i migliori CB del Draft. Carey potrà essere un buon RB di riserva, ma forse non era da quarta chiamata, nonostante la dirigenza dei Bears non abbia compiuto una mossa azzardata. Buona anche la scelta di Vereen, soprattutto perché come safety avrà la possibilità di farsi strada in squadra. Riassumendo, il Draft di Chicago è stato molto positivo e concentrato sulle reali esigenze della formazione: non è un caso che i difensori siano in maggioranza tra i giocatori individuati. Per i Bears un 8.

Detroit Lions

Eric Ebron, TE (10), Kyle Van Noy, OLB (40), Travis Swanson, C (76), Nevin Lawson, CB (133), Larry Webster, DE (136), Caraun Reid, DT (158), T.J. Jones, WR (189), Nate Freese, PK (229)

La prima scelta può essere in qualche modo discutibile, non tanto per il valore sicuro di Ebron, quanto perché i Lions avevano altre necessità. Van Noy è un linebacker veloce che poteva essere scelto già al primo round per rinforzare la difesa (in questo senso il primo pick poteva anche essere un CB). Da seguire Webster, che ha giocato sia come DE, sia come TE: vedremo quale sarà la scelta da parte degli allenatori. Detroit ha condotto un buon draft, però, considerando le priorità della squadra, si poteva gestire diversamente il primo round: 7.
Green Bay Packers

Ha Ha Clinton-Dix, S (21), Davante Adams, WR (53), Khyri Thornton, DT (85), Richard Rodgers, TE (98), Carl Bradford, LB (121), Corey Linsley, C (161), Jared Abbrederis, WR (176), Demetri Goodson, CB (197), Jeff Janis, WR (236)

Con Clinton-Dix i Packers hanno mirato a individuare un sostegno in profondità per la fase offensiva, quindi la scelta di per sé è positiva. Analizzando il resto del Draft sorge però un dubbio: perché non è stato chiamato nemmeno un offensive lineman? Forse è questa la pecca della strategia di Green Bay. Per il resto, infatti, Adams ha uno stile di gioco che potrà integrarsi bene negli schemi d’attacco, così come Abbrederis. Interessante anche il centro Linsley. Ai Packers un discreto 7.

Minnesota Vikings

Anthony Barr, LB (9), Teddy Bridgewater, QB (32), Scott Crichton, DE (72), Jerick McKinnon, RB (96), David Yankey, G (145), Antone Exum, CB (182), Kendall James, CB (184), Shamar Stephen, DT (220), Brandon Watts, LB (223), Jabari Price, CB (225)

I Vikings hanno gestito bene le proprie carte: chapeau a Rick Spielman. Barr garantisce velocità sulla secondaria, mentre Exum è un CB con caratteristiche da safety. Per il futuro di Minnesota sarà importante lavorare su Bridgewater, perché la scelta di Cassel e Ponder lascia di fatto la formazione senza un QB partente definito. Anche se a prima vista sembra che la sua chiamata rischi di creare un sovraffollamento nel ruolo – e io stesso l’ho pensato, – a mente fredda la strategia di Spielman non è poi così scontata, dovendo essere letta sia in prospettiva futura, sia alla luce degli equilibri interni ai Vikings. Nonostante il rischioso pick di McKinnon al quarto round, il Draft di Minnesota resta da 8.

Beniamino Franceschini



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