Graphic Adventures are back in town, baby!
E si, lo so, le Avventure Grafiche in un certo senso non se ne sono mai andate:
manco nei primi anni 2000, quando lo strapotere del 3D sembrava averle massacrate, (*coff coff* Broken Sword 3 e 4 *coff coff*), figurarsi oggigiorno con la proliferazione del mercato touch/indie che sembra fatto apposta per loro...
Ma Broken Age non è un titolo qualunque:
è quell'Avventura Grafica per cui è nata quell'insperata meraviglia che risponde al nome di Kickstarter, ed è per questo fondamentale evidenziarne, oltre l'importanza sul piano del crowdfunding, il purismo:
Broken Age è stato concepito per essere un'avventura punta&clicca di scuola Lucas.
E la vostra domanda, a questo punto, dovrebbe essere : lo è?
Risposta: tanto da far credere di trovarsi sullo ScummVM !
Ma tenete un attimo in freddo lo spumante, per piacere.
Pedigree
Tim Schafer, capoccia del progetto, è del resto il geniaccio dietro l'indimenticabile capolavoro Grim Fandango, nonché una delle colonne portanti delle vecchie glorie della Lucas (tanto per dare un'idea, collaborò ai Monkey Island di Ron Gilbert e sfornò il supercult Full Throttle), quindi il suo ritorno al genere dopo tanti anni non poteva che farci ben sperare:
Lo stile narrativo, le ambientazioni, lo humor, dialoghi e situazioni surreali sono inequivocabilmente figlie dello stile che ha fatto la fortuna del genere negli anni '90.
Gra FICA
Broken Age è uno spettacolo visivo di rara bellezza, direi unico nell'intero panorama videogiocoso, una vera e propria opera d'arte animata che di per se non ha elementi di paragone:
Chissà che ne avrebbe detto Kubrick
Scene simili, assurde in qualsiasi altro contesto, in un mondo "a tinte Lucas" sono semplicemente perfette
Nonostante la brevità dell'atto uno, avremo già occasione di esplorare molti ambienti diversi...
....e di provare un sacco di cereali
Potrei spendermi in infinite parole nel tentare di descrivere quanto pregevoli risultino le animazioni, la perfetta sinergia tra personaggi e fondali, e l'evidente minuziosità artistica che permea da ogni dettaglio...ma è una di quelle cose che va provate di persona per essere compresa appieno.
Audio
Si segnalano da subito un buon manipolo di celebrità a prestare le proprie voci ai personaggi di Broken Age:
Basti citare, tra gli altri, Elijah Wood, Wil Wheaton e Jack Black (che già collaborò con Schafer nel metalloso Brutal Legend)
Superfluo dire quanto sia alto il livello interpretativo, anche se...viene un po' da chiedersi quanto siano costati tutti questi cameo famosi e altisonanti, e quanto fossero necessari per l'effettiva riuscita del gioco.
Ma andiamo avanti:
La colonna sonora di Peter McConnell è piacevole, avvolgente e perfetta per accompagnare l'esperienza giocata, eppure sembra mancare di quello spirito evocativo, memorabile e "fischiettabile" che ha recitato un ruolo fondamentale nei vari Grim Fandango e Monkey Island
Gameplay & Longevità
Broken Age pare fondamentalmente pensato per tablet e tecnologia touch, ma come prevedibile risulta perfetto anche nel classico stilema punta&clicca via mouse (consiglio d'amico: impostate il pulsante destro per l'inventario)
Dovendo parlare degli enigmi, si arriva inevitabilmente a quello che è il tasto dolente del gioco:
Broken Age è davvero TROPPO semplice, e se questo è comprensibile nel mondo dei videogiochi moderni, dei comodi link a gamefaq che cancellano la frustrazione (ma anche longevità e il grosso del divertimento) il suo essere tanto classico faceva onestamente sperare in qualcosa di più impegnativo.
L'assenza di una difficoltà degna di questo nome denota poi, com'è solito al genere, l'inevitabile scarsissima longevità di questo primo atto, che può essere tranquillamente finito in 4 orette di gioco da chiunque
Xab Verdetto
Essendo cresciuto a pane & Monkey Island (i primi due), ho un particolare rapporto d'affetto che mi lega al celeberrimo stile LucasFilm (o LucasArts che dir si voglia, tanto oramai è tutto Topolinea che cola)
A fronte di questo, posso (r)assicurarvi che Broken Age è splendido, evocativo e appassionante al punto giusto (non ho volutamente scritto alcunché della trama, perché una delle cose più divertenti del gioco è scoprirla con i tempi che esso stesso propone), ma ancora troppo "acerbo" nella sostanza per potersi affiancare alle vecchie glorie da cui discende.
aspetterò con impazienza la parte 2, sperando in qualche sfida più difficile e creativa...e magari qualche oretta di gioco in più