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Bruciano le discariche Campane, sotto attacco è la salute pubblica.

Creato il 17 giugno 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
di Antonio Casolaro


Da Casoria a Giugliano storie indecenti di una terra che fuma.

Bruciano le discariche Campane, sotto attacco è la salute pubblica.Le discariche campane fumano, ormai lo sanno tutti, dal Cantariello di Casoria alla Resit di Giugliano, la terra fuma a ridosso di abitazioni centri, commerciali e campi coltivati; fumo maleodorante e vapori tossici dalla mattina alla sera. 
Ultimamente la situazione, se è possibile, è addirittura peggiorata dal momento che sulle suddette aree si sono sviluppati strani incendi di sterpaglie, in corrispondenza delle famigerate fumarole, che si sono estesi ai campi circostanti. 
Combustione dovuta al caldo sprigionato dai gas o incendi dolosi appiccati dalla malavita? Le associazioni ecologiste e i comitati civici non sembrano avere dubbi sulla natura degli incendi, del resto chi vive da queste parti ben conosce le tecniche usate dalla malavita per smaltire i rifiuti e le prove dello scempio là dove le istituzioni non si avventurano nemmeno. 
La Commissione regionale d’inchiesta sulle ecomafie nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo alla Resit, che tra l’altro è un area sottoposta a sequestro giudiziario, definendone “spaventose” le condizioni ed esprimendo preoccupazioni circa il possibile danneggiamento dei teli di protezione della discarica e dei camini per la captazione del residuo biogas e del percolato. 
 «Quell’area è sotto sequestro – afferma Lucia De Cicco presidente dell’associazione L’Eco della fascia costiera - Porre sotto sequestro probabilmente in Campania vuol dire abbandonare a se stesso il degrado e lo scempio di una zona. La differenza tra camorra e legalità dove sta, se ognuno fa scempio del territorio?». 
 Tutto questo accade mentre viene finalmente approvato dalla regione, proprio in questi giorni, il disegno di legge che da il via alla istituzione di un registro regionale dei tumori, ma sono in molti a ritenere che in mancanza di un piano urgentissimo di bonifiche questo rischi di diventare semplicemente una macabra conta di morti. 
Il futuro di quella che una volta era la terra più fertile d’Italia e dei suoi figli dipende dalle scelte che verranno effettuate nei prossimi anni. Purtroppo c’è chi afferma, non senza cognizione di causa, che perdurando queste condizioni, tra 10 anni vaste aree della Campania potrebbero divenire inabitabili.

Etichette:

Giugliano, Casoria, resit, cantariello, discariche, Campania, Eco della fascia costiera, Luca De Cicco, ecomafie, camorra, tumori, Antonio Casolaro, Notte Criminale


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