Brunello Cucinelli e la pelliccia di cachemire
C’è sempre una nota positiva dove arriva Brunello Cucinelli: sia che parta dalla cucina, l’accoglienza si nutre di buone maniere e lui non si risparmia, sia che nuoti fra i rendiconti, con il 10,4% in più di fatturato rispetto allo scorso anno. E anche l’ottimismo in fondo fa parte del suo profilo aziendale: lasciamo dunque “le tasche piene di sassi” a un malinconico Jovanotti e riempiamo le tasche dei cachemire di buoni propositi, giacché la “crescita garbata”, come la chiama Cucinelli, si vede nei ricavi del 2014 pari a 355,8 milioni.
Brunello Cucinelli e la pelliccia di cachemire
In questo armonico procedere degli eventi ci sta che la collezione autunno-inverno, presentata il primo giorno della mfw, sia di fatto un inno alla natura e al benessere. Easy chic, dunque, sarà la donna Cucinelli 2015-16, coperta di calde tonalità che svoltano al relax, quasi a prendere le distanze dall’effetto bad girl sul quale parecchi stilisti si sono di fatto ormai avvitati. Fra pellicce di cachemire, scarpe basse e pantaloni modello jogging, il lusso della linea Wild luxury sta nella sostanza. Ché la forma talvolta inganna, come diceva Gide: “In questo mondo è importante non avere l’aria di ciò che si è”.
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