Brunetta insulta i precari: “siete la parte peggiore dell’Italia”.

Creato il 15 giugno 2011 da Stregonestregato @ppstronzi

Quello che è accaduto ieri al convegno nazionale dei “Giovani Innovatori” a Roma, nell’ambito della giornata internazionale dell’innovazione, è qualcosa di grave, gravissimo, da voltastomaco.

Uno schiaffo in faccia da parte delle istituzioni che, con arroganza inaudita, non guardano in faccia a nulla pur di non ammettere l’esistenza di un problema, una questione sociale o più semplicemente una patata troppo bollente da maneggiare. Brunetta, dopo un bel discorso fatto di paroloni e retorica, inneggiando anche alla capacità di parlare al resto del mondo del nostro paese, respinge con disprezzo i militanti della «Rete precari della pubblica amministrazione», scappando dalle loro richieste e definendoli la peggiore Italia.

A parte la mia ilarità iniziale nel constatare per l’ennesima volta come l’altezza di Brunetta sia pari pari a quella di un bidet, che per quanto sputacchia quando parla non sarebbe nemmeno tanto distante dalla realtà, l’indignazione ha subito preso il sopravvento, come un pugno allo stomaco. Quest’uomo, che dovrebbe essere il ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, ha causato una vera e propria rissa, rifiutandosi di ascoltare persone che, seppure contestatrici, gli chiedevano delle cose, insultando i sacrifici che noi precari compiamo ogni giorno per portare avanti questa baracca traballante che è l’Italia. Questo orrendo personaggio non si rende conto che è grazie anche a noi che gente come lui può guadagnare così tanto.

Noi diamo il culo alle aziende ogni giorno, rischiamo per un futuro incerto e sto stronzo ci bolla come la parte peggiore dell’Italia? E quale sarebbe la parte migliore, ministro Brunetta? Quella che mangia a sbafo, che dorme in aula, che non sa prendere decisioni sensate, che ha tutto pagato e sente le chiappe al caldo e al sicuro su un seggio elettorale? O quella razzista, discriminatoria, che instilla fobie contro le diversità?

Davanti al comportamento di questo omuncolo bisogna solo provare vergogna e disprezzo. E il mio disprezzo, Brunetta, se l’è guadagnato interamente e di certo non è precario ma a tempo indeterminato.

Per questo motivo, oggi il mio pensiero musicale è dedicato a tutte le persone precarie e ai sacrifici quotidiani che sono stati insultati così gravemente da uno sgorbio, nostro ministro e nostro rappresentante: Precario è il mondo, di Daniele Silvestri, tratto dal suo ultimo album S.C.O.T.C.H. riassume meglio di mille parole tutta l’amarezza che avverto in questo momento a proposito di questo argomento.

Precario il mondo si finchè è normale
ma sembra ancora più precario questo stivale
che sta affondando dentro un cumulo di porcheria
e quelli che l’hanno capito vedi vanno via
e invece tu non l’hai capito, non l’hai capito
e stringi i denti dietro un tavolo dentro a un uffficio
senza nemmeno avere il tempo di guardare fuori
così non vedi che già cambiano tutti i colori
e intorno a te la gente si agita si muove sempre
qualcuno grida è una protesta che nessuno sente
non c’è un futuro da difendere solo il presente
e anche di quello di salvabile c’è poco o niente

 


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