[Bruno Bellomonte] Una strana faccenda di aeromodellismo, BR e G8

Chi è Bruno Bellomonte? Sassarese sessantunenne, ferroviere, sindacalista, esponente del movimento indipendentista A Manca pro s’indipendentzia e detenuto nel carcere di Catanzaro.

 E’ il 2009, il G8 de La Maddalena è alle porte. In seguito a un’indagine della Digos sei uomini vengono arrestati a Roma per associazione eversiva. Sono accusati di progettare “qualcosa di grosso”, questo emerge dalle intercettazioni ambientali. “Qualcosa di grosso” che la polizia interpreta come un attentato alla sede del G8. Tra i sei uomini ci sono Bellomonte e Luigi Fallico (recentemente deceduto), ritenuto vicino all’ambiente delle Nuove BR. Sulla base dell’intercettazione di una conversazione tra Bellomonte e Fallico, l’accusa ricostruisce un presunto piano eversivo: bombardarela sede centrale del G8 servendosi di un modellino di aereo guidato da un non meglio identificato marocchino. La difesa, a sua volta, contesta l’inattendibilità delle intercettazioni, notevolmente disturbate, e la libera interpretazione di stralci di conversazione non legati tra loro e intervallati da confronti puntuali tra cucina romana e sarda. Col passare del tempo, la vicenda assume toni sempre più grotteschi. Se da un lato sembra cruciale capire se sia possibile o meno utilizzare un modellino per scagliare un ordigno, dall’altro l’accusa non riesce a trovare alcun modellino nel magazzino di Fallico. Alla fine di questa strana faccenda di aeromodellismo ci si chiede, è giusto che Bellomonte continui la sua permanenza in carcere nonostante la carenza di prove?