In cucina gli apici, della lunghezza di circa 20 cm, della pianta di luppolo vengono raccolti in primavera (marzo-maggio) e utilizzati come il più noto ASPARAGO (e a volte sono erroneamente chiamati "asparagi selvatici"). Da notare come, a differenza della maggior parte dei germogli utilizzati per uso culinario, i getti di luppolo selvatico siano più gustosi quanto più sono grossi. Una volta lessati per 5-10 minuti, con poca acqua o al vapore, si possono consumare direttamente con classico condimento "all'agro", oppure saltare qualche minuto in padella per servirli con riso o utilizzare per risotti, frittate e minestre.Si usa la polvere resinosa delle infiorescenze femminili, contenente luppolina (farm.: Strobuli lupuli).
Il luppolo è un mite sedativo con proprietà ipnogoghe (sonnifero).
In fitoterapia se ne conosce l'uso come:Contiene 8-prenilnaringenina, un potente fitoestrogeno, la cui concentrazione è così scarsa da non poter avere effetti biologici indagabili con le attuali tecniche di laboratorio. Tuttavia tale composto si forma anche in seguito alla conversione in vivo dello xantoumolo, di cui il luppolo è molto più ricco. Gli effetti farmacologici di tali composti potrebbero essere di tipo estrogeno-simile, ma non esistono al momento studi adeguati.