Buccia di Banana/Come un gattino attaccato ai…

Prendi due donne, incastrale come i pezzi del tetris, vestile con dei simil-sacchi della spazzatura corredati da imbracature da paracadutista e la Sfilata dell’anno è servita.

Chi poteva essere l’artefice di tutto ciò se non il caro Rick? Dopo la sfilata “a palle all’aria“ della scorsa stagione, dove monaci naturisti passeggiavano avanti e indietro sulla passerella, facendo ciondolare i gioielli di famiglia senza alcun pudore (e anche senza un po’ di olio glitterato per renderli più glamour) è la volta degli “incastri umani“. Pesanti, scomodi, poco pratici, che mettono in contatto tra loro parti del corpo che spesso vorremmo lontane (passeggiare con la pussy della mia amica davanti alla faccia non è precisamente uno dei miei desideri ricorrenti, non so il vostro…).

Ma è così: i rapporti umani sono difficili, avere a che fare con le persone spesso è scomodo, doversi accollare il prossimo è pesantissimo. Era forse questa sfilata una metafora dell’intricato mondo delle relazioni? O semplicemente una pantomima di un incontro di wrestling (visto che alcune pose lo ricordano)? No. “Si trattava di donne impegnate a sostenere altre donne. Un’immagine forte per celebrare i temi della maternità (e il grembo materno) e della fraternità (nell’abbraccio e sostegno reciproco).” E come al solito non ci avevo capito una mazza!!! Forse perché queste donne sono COSTRETTE a sostenere altre donne, e non le trovo per niente felici. Inoltre di fraterno, nell’avere il culo di una mia amica sul collo, ci vedo poco. E nemmeno di portarne una davanti alla panza, che mi rende anche l’andatura poco disinvolta visto che ho paura di darle pedate nella testa che nel frattempo ciondola davanti ai piedi. 

Io quando vedo queste cose, preferisco un sana ammissione di egocentrismo, tipo: “Adoro sconvolgere, far parlare e creare sfilate che sono delle aperte provocazioni senza senso. Fare qualcosa che nessuno ha mai fatto per stupire e suscitare scalpore. Ho avuto una visione sotto effetto di stupefacenti e ho deciso di metterla in scena, visto che ho i mezzi e il nome per farlo“. AMEN. Mi sarebbe rimasto più simpatico. Ma l’onestà non è da tutti. E quindi va bene con le fregnacce sul sostegno femminile reciproco. A parte il tetris umano, vogliamo prestare attenzione ai dettagli?

Tipo questi orribili sandali più simili a strumenti di tortura che a scarpe? Oppure questi teli/sacchi della monnezza informi tirati addosso a caso? O il completino ginnico con shorts riforzati sulle mele (carini per andare a correre, no)? Stranezze a parte, la collezione non si può guardà… ;) Però grazie Rick, perché le tue sfilate offrono sempre ottimi spunti. Questa,come ha giustamente sentenziato la Simo, è la versione modaiola di HUMAN CENTIPEDE…! E con questo, guardatevi il film, se avete il coraggio…

Buon lunedì!