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Buccia di Banana/L’evoluzione dell’intimo maschile

Creato il 13 luglio 2015 da Morgatta @morgatta

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Qualche giorno fa una mia amica mi ha postato su FB un simpatico link il cui titolo recitava “arriva l’intimo maschile con pizzo e merlettiaccompagnato da una foto delle parti basse maschili rivestite di candido pizzo bianco. Dopo un attimo di smarrimento e paura, sono tornata in me: la qualità dell’immagine era sgranata e ho avuto il sospetto di un foto montaggio con relativa notizia-fuffa. Quindi ho iniziato le indagini e, come al solito, ho trovato cose molto più raccapriccianti… (sì, lui nella foto è un uomo)

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Se l’indecisione qualche anno fa era tra i boxer stretti, quelli larghi o gli slip, adesso anche all’uomo vengono offerte migliaia di varianti per riempire il cassetto dell’intimo. Ed è anche giusto, piacerà anche a loro cambiare lingerie ogni tanto, no? Quello che non immaginavo e che ci invidiassero il pizzo (insopportabile tessuto provoca-prurito), i merletti ed i fili interdentali che passano tra le mele!!! Tanto da spingere un gruppo di pazzi australiani a metter su un brand esclusivamente specializzato in questo tipo di intimo di chiara derivazione femminile ma declinato al maschile. La domanda che sorge spontanea è: come siamo passati dai gonnellini di pelle degli uomini primitivi agli slip in pizzo degli evolutissimi uomini del XXI secolo?

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Tutta colpa della civiltà, dell’evoluzione, della tecnologia, della TV e potrei citare un’infinità di altri luoghi comuni che potrebbero essere ritenuti indispensabili. La verità è che la moda è un continuo di corsi e ricorsi, ma anche una ricerca costante di nuove e brillanti invenzioni con cui invadere un mercato che in realtà non richiede niente di ciò che viene prodotto ma ne diventa quasi immediatamente un affascinato consumatore. Ma non tutto il male viene per nuocere, e se il gonnellino di pelle sotto ai pantaloni era diventato scomodo ben vengano le calzamaglie medievali, trasformate poi in mutandoni ottocenteschi che hanno poi lasciato posto alla versione più corta di boxer con bottoncini.

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Poi qualcuno ha messo in giro la voce che gli slip fossero più comodi, ed ecco partire la sagra delle mutande con elasticone da tenere sempre in vista (meglio se con la scritta uomo) e da quel momento in poi è stato un crescendo di creatività: dallo slip al tanga, dal tanga al reggibanana, fino al cono in pizzo, nominato C-String, ribattezzato ieri dalla Simo “il saccazzo” (che non lo metto, mi vergogno, ma lo potete guardare qui). Quando poi la Donatella Nazionale ha fatto sfilare un paio di anni fa i guerrieri con mutande in pizzo si è definitivamente sdoganata l’esigenza della lingerie maschile…a 360°!

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Loro si chiamano Homme Mystere ed è dal 2008 che a piccoli passi decorati di merletti hanno introdotto la loro linea di intimo da uomo che abbandona il jersey, il grigio e le noiosissime mutande nere per fare posto a nuovi tessuti, nuovi colori, modelli e fantasie…per l’uomo che vuole essere originale anche in camera da letto! Non solo slip e non solo pezzi “di sotto”…perché certi uomini hanno indubbiamente più puppe di me e possono essere fastidiose da portare in giro :)

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In effetti, sfogliando il catalogo, non si può certo dire che manchi di originalità colui che sotto a jeans e t-shirt indossa mutande con merletti o body a pois…ma io non so che reazione potrei avere spogliando un uomo che indossa un intimo più carino del mio ;)
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Forse andrei in crisi (se è anche depilato e più liscio di me lo lascio lì e scappo)…o forse mi ci farei una bella risata. Dopotutto, il mondo è bello perché è vario e se questi uomini moderni (ah, il 90% dei clienti del marchio sono eterosessuali, per chi sta già facendo pensieri su quanto “maschi” possano essere) hanno davvero bisogno di pizzo e fiocchi…perché negargli la libertà di indossarli
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Perché si stava meglio quando si stava peggio…ma se abbiamo fatto l’occhio ai risvoltini, ahimè, prima o poi faremo l’occhio anche ai tanga di pizzo dei nostri fidanzati. Basta non scambiarli ;)

Voi che dite?!?



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