A volte sono certi capi ad essere brutti a prescindere, altre volte sono gli abbinamenti a creare degli accostamenti che stridono peggio di un’unghia sulla lavagna, altre volte è l’occasione a fare del look uno scivolone in piena regola! Contrasti tra il luogo e la mise, il momento della giornata e l’outfit pescato a caso nell’armadio, la situazione sociale o ancora il contrasto tra la stagione ed i capi scelti. E’ proprio questa dissociazione spazio-temporale a creare un simpatico effetto sorpresa, che è anche il bello, ma che può far scaturire un punto interrogativo in testa con il fumetto “Ma che cazzo ti sei messo addosso?“. Mai capitato? A me spesso, tipo:
Livorno, ore 10.30 circa del mattino. Mercatino del venerdì. La Signora di fronte a me ha pensato bene di optare per un abito fantasia, lucido, opportunamente abbinato con un tacco 12 di finto pitone che poco c’entra con i colori del vestito. Però si coordina con la maxi-bag. Che tutto sommato per una cena ci può anche stare, ma per passeggiare al mercato…O ancora:
Lui è senza dubbio il mio preferito!!! In pieno agosto, con temperature sufficientemente alte, il “mitico” si presenta al concerto in piazza con un insolito abbinamento stagionale: shorts, ciabatta e piumino!!! Inutile chiedersi il perché: temo che non abbia a che vedere con problemi climatici, ma sia semplicemente uno dei nuovi trend setter della città. Altro che blogger, qui c’è della gente davvero “avanti”. ;)
Il mondo è sicuramente bello perché vario. Stesso bar in zona Vaticano a Roma, in un primo pomeriggio di metà agosto, dal mio tavolino vista-ingresso vedo entrare prima la gattona-nera, con un tubino super-scollato, aderentissimo e con uno spacco sotto-chiappa provocantissimo, il tutto corredato dal tacco, dalla chioma bionda fluttuante e da quel fare esageratamente ammiccante tipico di queste femmine. “Se alle 3 ti sei vestita così, non voglio immaginare alle dieci di sera in che stato sei“. Qualche minuto dopo fa il suo ingresso la regina-hippy-rifatta: fricchettona al punto giusto, con l’abito lungo accompagnato dal gilet con le frange (outfit suggerito da tutte le riviste di moda), ma opportunamente ritoccata nel viso con qualche colpetto di botox in qua e là. E sì che mi sembrava un baretto tranquillo…In certi locali al mare, noti per aperitivi salati fatti ancora con il costume addosso, presentarsi vestiti da matrimonio mi sembra eccessivo. Così come vestirsi coordinata con il partner (o viceversa). Così come tutti quegli sbrilluccichi addosso alle sei del pomeriggio. Forse qualcuno doveva dirglielo che non eravamo a Forte dei Marmi. E tantomeno a Porto Cervo.Ancora la capitale regala delle gioie, un abbinamento che non è raro a vedersi: giacca, camicia e cravatta…con la tuta e le sneakers. In questo caso la dissociazione è avvenuta all’interno della stessa persona, in una frattura netta tra sopra e sotto, dove il “sotto” era convinto di andare in palestra, mentre il “sopra” pensava di dover andare in ufficio. In virtù di questa confusione, lo zio ha continuato a girare sul bus senza sapere a quale fermata scendere! :PHo notato, però, che questo tipo di separazione sopra/sotto è un vero e proprio trend, un contrasto voluto che crea l’unicità in certi look. L’accostamento di cose che non ci combinano niente (o poco) l’una con l’altra per dare il senso di originalità ed essere promotori di stili alternativi. Indubbiamente, se lei può andare in giro con un centrino e decolleté abbinate alla felpa dell’università (soprassiedo sulla mutandona nera in trasparenza), anche lo zio di prima può mettersi giacca e tuta senza problemi. O no?Dopottutto, ad insegnarci che non c’è bisogno di coerenza tra “occasione” e “look” sono sempre le care “star”, che pur di venire notate pensano sia il caso di utilizzare come abito per il red carpet lo stesso filo di catene che usano per i loro giochi in camera da letto! Ma sì, in fin dei conti……vestiamoci un po’ come ci pare e dove ci pare! L’importante è sentirsi a proprio agio con gli abiti che si indossano. Voi che ne dite?!? ;)