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Buccia di Banana/Mascherarsi

Creato il 18 gennaio 2016 da Morgatta @morgatta

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I quattro giorni di Pitti Uomo sono stati belli: tanta gente in giro per la città, tanti stranieri, tanti uomini discreti (che diciamocelo chiaramente, guardare un bel fio non ha mai ucciso nessuno), tanto fashion a profusione. Ma tanto. Tanti manichini scappati dai negozi e riversati in zona Fortezza, tante blogger uscite dal web vestite proprio come le vedi in certi scatti, tantissimi fashion people mascherati per l’occasione. E proprio sul mascherarsi ho deciso di fare la mia consueta riflessione post-fiera. Perché nel mascherarsi non c’è niente di male, basta non prendersi sul serio

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Il Muretto dello Show è il luogo dove fotografi/blogger/esibizionisti si danno appuntamento per essere fotografati; gente che si apposta, si mette in posa, finge di parlare al telefono per sembrare disinteressata ma in realtà con la coda dell’occhio cerca di capire se la stanno immortalando. Tutto questo teatrino, da fuori, vi assicuro che è buffissimo. Ed è qui che si vedono le maschere fare le loro apparizioni sul palcoscenico di Pitti…
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C’è la maschera dell’Hamish, che dallo scorso anno sembra andare ancora per la maggiore. Lunghe barbe, cappelli di panno dalle varie fogge, lunghi cappotti su completi eleganti (meglio se colori sobri, ammesse anche fantasie che spaziano dal quadrettone al quadrettino), pantaloni chiaramente risvoltati al punto giusto, ovvero altezza malleolo, mai più su. I calzini colorati hanno lasciato il posto a cose più sobrie, che ormai quelli sgargianti li indossano solo quelli “out” e la scarpa tipo è diventata una stringata in pelle, meglio se artiginale. #convertitevitutti
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Anche quella da New Dandy imperversa: simile a quella dell’Hamish, differisce per il piccolo dettaglio della barba che in alcuni di questi soggetti ha lasciato il posto alla faccia, ma in compenso la gelatina ha preso il sopravvento sui capelli, che diventano rileccate acconciature da damerino (a questo proposito si consiglia di non toccargli mai la testa, potrebbero risentirsi parecchio). Inoltre qui i colori sono ammessi, anzi, più ce ne sono, più cozzano e più sono felici. Ah, e non scordatevi gli occhiali tondi, altrimenti nel club non c’entrate! #dandyisthenewuomo

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Nella parte “oscura” del Pitti ci sono i Darksantoni: abbigliati di scuro con capi destrutturati con cura, molto simili a tonache parrocchiali, che scendono lunghe fino ai piedi con tagli asimmetrici e punte a taglio vivo (manco gli orli vanno più di moda) e sotto alle quali indossano pantaloni molto stretti, molto strappati, corti come Moda comanda. Ai loro piedi sneakers nere o al massimo bianche, sulle loro teste cappellini o capelloni. Insomma, un mix sufficientemente hipster per strizzare l’occhio al mondo rock e a quello street. Contemporaneamente. #piùtunichepiùamici
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In quella simpatica, invece, ci sono i Pigiamati: sono fratelli dei dandy, con barba o senza, ma i loro completi sono fantasia; sgargianti, colorati, appariscenti, forti, da corredare con molti accessori. Tipo: ricordati di non uscire mai senza calzini, anelli (d’argento o con le pietre, basta che siano grossi), orologio, braccialetti, catene varie ed eventuali, papillon, fazzoletto nel taschino, occhiale, cappello, guanti, sciarpa e pure la borsa. E mi raccomando, non scordarti le chiavi di casa che sennò tocca chiamare i pompieri. #osuperaccessoriatoostaiacasa

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Il must per l’inverno che non può mancare è la coperta o la poncho-coperta: di lana grossa, fantasia o monocromatica (basta non prenderla di quel marrone o grigio color coperte d’ospedale), è perfetta buttata sopra alla t-shirt di giorno o sul cappotto la sera. Devo ammettere che le copertone mi piacciono molto, basta non esagerare con tutto il resto. ;) 
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Gli invitati a questa grande festa in maschera, però, devo dire che si sono attenuti al “tema” di questa stagione “Pitti Generations“: in pratica vecchi vestiti da super giovani e giovani con l’appeal di ultra cinquantenni polverosi. Uno scambio generazionale in piena regola!

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In mezzo a tutte queste maschere perfettamente omologate tra loro, ci sono poi quelli che si “mascherano” come cazzo gli pare: sono gli originali, quelli che veramente si vestono come vogliono, ignorando il parere del pubblico ma soprattutto andando volontariamente sopra alle righe con reale nonchalance. Sono quelli che preferisco, perché non scimmiottano modelli pre-definiti, ma seguono solo il loro stile. Come si riconoscono? Indossano la sicurezza, hanno il physique du role e sfoggiano sempre un sorriso!!! A questo proposito…

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Se no che ti mascheri a fare?!? ;) Buon lunedì…

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