No, non è realmente inciampato nessuno sulla scalinata dell’appena concluso Festival. Ma in quanto a stile e look ci sono state parecchie cadute… ;)
Per compiere un “suicidio-estetico” in euro-visione bisogna avere, comunque, un bel coraggio…oltre ad una costumista mezza cieca. Il Festival toscano-sanremese regala sempre delle grandi perle di stile, ma soprattutto continua imperterrito ad offrire scivoloni degni di nota. La ricerca dell’eleganza non sempre dà i risultati sperati, specie quando prima non si ha un confronto onesto con lo specchio. E lo stile non passa dal nome dello stilista, ma dal corpo e dalla personalità di chi indossa gli abiti. Ecco perché certi “errori” potevano essere evitati…
Già il personaggio è controverso, ovvero una donna giovane con la voce da cartone animato e con l’appeal (come la vesti la vesti) da vecchia zia over 50, con caratteristiche fisiche che non la rendono per niente facile da valorizzare (tipo quella quantità spropositata di puppe che le hanno dato in concessione). Poi è buffa, spiritosa e ironica, ma questo abito è davvero un brutto scherzo…così come è stato un brutto scherzo rubarle il reggiseno contenitivo. Cattivi!!! Bianca Atzei (ma chi è?!?) ha avuto il cuore di presentarsi per 4 sere di seguito con varianti del solito abito, tutte con un comune denominatore: il culo (o meglio, la culotte) di fuori. Dai Bianchina, un po’ di originalità e poi su questi palchi o fai vedere le farfalle o per un po’ di chiappa l’audience non aumenta di certo. Speriamo solo che almeno le culotte se le sia cambiate tutte le sere… Se la prima sera mi era parsa una donna ripulita e con un certo stile, mi sono dovuta ricredere con le sere successive. Irene è fricchettona e alternativa inside (come quando ai tempi di presentava allo Yab* (*locale fiorentino) con leggings bucati e t-shirt sdrucite). Non ce la fa. Anche Emma non ce la fa…a non sembrare un camionista! Anche se vestita da bambolina o da matrona. Onestamente trovo che la lunghezza degli abiti sopra al ginocchio non le doni per niente, soprattutto perché spezzata da questi cinturini alla caviglia. Sul vestitino da scolaretta di pizzo dorato non mi pronuncio…forse l’hanno voluta punire per non aver imparato il copione correttamente!!! ;)Bianco e nero non sono sempre ancore di salvezza. Specie quando le linee degli abiti ingolfano, fasciano e segnano anche dove non dovrebbero. E poi l’abito bianco con la calza nera coprente…meglio gamba nuda!!! Ma niente, nonostante la “panza” in evidenza, i colli accollatissimi, i fiocchi megagalattici ad evidenziare il seno, le reti sul retro che mostrano il sistema di tiranti messo in piedi per tenere su tutta la “baracca”, Arisa rimane “fedele” al suo stilista preferito. Contenta lei… Anche con la gnocca straniera di turno sul palco, nonostante il figurino sia più facile da rivestire, ogni tanto hanno esagerato: tipo la sera in cui l’hanno mascherata da Lindor in versione bomboniera. Andava bene anche un pochino meno tulle. Nina è passata in chiesa a rubare l’abito sacro del sacerdote per farci un mantello…solo dopo essersi accorta che forse forse l’abito che aveva scelto era un attimino corto!!!Gli uomini, con un completo nero, si salvano più o meno sempre (devo dire che il caro Carlo ha sempre tirato fuori delle giacche eleganti e stilose). Poi una bella sera arriva Raf travestito da rosa rossa, con giacca-pantalone lucidi, e torni onestamente a pensare che non esistono più gli uomini di una volta. E soprattutto che l’originalità sta nel dettaglio, non nei tessuti da tende trasformati in abito…A proposito di originalità vogliamo spendere due parole sui tre puffi hipster travestiti a metà tra Fonzie&Renzi(e)?!? Con il nuovissimo abbinamento pantalone-della-tuta/chiodo-di-pelle?!? No, meglio non parlarne, se queste sono le “nuove promesse“…preferisco quelle da marinaio!!! ;)
Voi? Ci avete buttato un occhio? In ogni caso…l’unico modo per riuscire a sopravvivere a SanRemo…è su twitter! ;)